La Porsche Cayenne Coupè

Cayenne Coupé, al volante del Suv Porsche nella versione ancora più sportiva e dinamica

di Nicola Desiderio
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GRAZ – La Cayenne si sdoppia e diventa Coupé. Era ben strano che proprio un marchio come Porsche non avesse in gamma un’auto a ruote alte dotato della carrozzeria tipica delle vetture più sportive e dinamiche mentre lo avevano altri marchi, alcuni non certo blasonati. Ora la Cayenne Coupé esiste ed affianca la “classica” che nel frattempo era diventata ancora più famigliare aumentando lo spazio ed il comfort.
 

Più bassa, ancora più 911. La nuova nata è lunga 4,93 metri (+1 cm), ha il tetto abbassato di 20 mm e la carreggiata posteriore allargata di 18 mm, un particolare che la rende più muscolosa dietro e ha anche effetti sulla dinamica della vettura. Cambiano anche i paraurti e alcuni elementi grafici, ma la fisionomia rimane inconfondibile e ancora più sportiva anche grazie al tetto di colore scuro, ma in due modalità ben diverse. La prima integra un grande tetto panoramico da 2,16 mq, l’altra invece è una parte in vera e propria fibra di carbonio, al pari di quella che troviamo sulla 911 GT3 RS e che, compreso in 3 diversi pacchetti tecnici ed estetici, permette di abbassare il peso della vettura da 18 a 22 kg con ulteriore beneficio per il baricentro. Il profilo è ovviamente più discendente ed esalta la forma della finestratura che ricorda chiaramente la 911 mentre il lunotto ha un’inclinazione maggiore. La Coupé mantiene il concetto di aerodinamica attiva apparso perla prima volta su un Suv con la Cayenne, ma in modo diverso. Lo spoiler mobile infatti non è più alla fine del tetto, ma sul bordo del portellone, anzi è l’intera parte che si solleva di 135 mm dopo i 90 km/h o in caso di forte frenata per limitare la portanza.

Abitacolo per quattro. In termini di contenimento del peso, ancora meglio si può fare se si scelgono i cerchi da 22 pollici forgiati, che pesano 2 kg in meno rispetto a quelli normali di pari dimensioni, e i freni carboceramici. Quest’ultima soluzione permette un risparmio del 50% rispetto all’impianto tradizionale, con conseguente vantaggio sulle masse non sospese, la potenza delle pinze anteriori a 10 pistoncini di colore giallo e una maggiore resistenza, sia alla fatica sia alla durata. In alternativa, ci sono anche i dischi in carburo di tungsteno con pinze bianche che hanno una durata maggiore del 30% mantenendo un aspetto lucente. L’abitacolo è a 4 posti con sedili posteriori singoli, ma si può avere anche il divano per 5 posti. Per recuperare spazio in altezza, la seduta è stata ribassata di 30 mm. In ogni caso gli schienali mantengono la possibilità di essere inclinati da 11 a 29 gradi, ma non c’è più la possibilità di modulare lo spazio tra passeggeri e bagagli facendo scorrere in avanti di 160 mm. La capacità del vano varia da 625 a 1.540 litri rispetto ai 770-1.710 della Cayenne. Diverso anche il taglio delle portiere che però non sono da vera coupè mantenendo la cornice per i cristalli.
 

 

Plancia trionfo digitale. Uguale la plancia con la strumentazione a 5 quadranti – uno analogico al centro per il contagiri con due display laterali multifunzione da 7 pollici – con l’head-up display e lo schermo da 12,3 pollici del sistema infotelematico che specchia solo dispositivi iOs. La consolle in nero lucido ha comandi annegati con feedback aptico. Caratterizzanti gli interni rivestiti in pelle e tessuto “pied de poule”, ma la scelta dei materiali è praticamente illimitata tra alluminio, carbonio, pelli varie ed Alcantara. Identica anche la dotazione di sicurezza che comprende l’assistente alla guida in colonna, la frenata autonoma, l’assistente per il mantenimento ed il cambio di corsia e il sistema di visione notturna a raggi infrarossi che permette di vedere persone ed animali fino ad una distanza di 300 metri. Inoltre il cruise control adattivo tiene conto anche dei dati della navigazione in funzione della sicurezza e dei consumi. Per l’audio si va fino ad un impianto da 1.455 Watt con 21 altoparlanti.

Spalle più larghe. L’assetto prevede le sospensioni pneumatiche a controllo elettronico, e come detto, la carreggiata posteriore è più larga di 18 mm. Ci sono inoltre le barre di torsione attive, le 4 ruote sterzanti e la trazione integrale è completata dal differenziale posteriore attivo per realizzare il Torque vectoring. Al lancio la gamma motori prevede il V6 3 litri turbo da 340 cv (243 km/h, 0-100 km/h in 6 s.), Il V6 2.9 biturbo da 440 cv (263 km/h, 0-100 in 5 s.) e la Turbo spinta dal V8 biturbo 4 litri da 550 cv (286 km/h, 0-100 km/h in 3,9 s.). Praticamente scontata l’arrivo della versione plug-in e chissà che, come sulla Panamera, non ve ne siano addirittura due. Per tutti i motori, il cambio è a convertitore di coppia a 8 rapporti. Abbiamo provato la Cayenne Coupè sotto una pioggia battente sulle strade della Stiria e, se questo ha impedito di saggiarne a pieno le prestazioni, ha viceversa esaltato la capacità dell’autotelaio di scaricare a terra tutta la potenza dei suoi motori mantenendo livelli di sicurezza elevatissimi. Il V8 è straripante ed un sound tagliente, il V6 2.9 ha un bella progressione, decisamente sportiva.

Ammiraglia alta sportiva. La Cayenne Coupé è già in consegna con un prezzo di listino che parte da 86.692 euro e arriva ai 151.230 della Turbo passando per i 103.040 della S. Dunque si parla di circa 7mila euro in più rispetto alla Cayenne “classica”. Le previsioni di vendita vanno dalla sostanziale parità tra le due varianti fino ad una leggera prevalenza della variante più sportiva.

 

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Venerdì 14 Giugno 2019 - Ultimo aggiornamento: 15:02 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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