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I pionieri rimangono pionieri in ogni epoca. Sono unici nel loro genere: sanno come creare, inventare, tirare fuori dal cilindro qualcosa che prima non c’era. Nell’automotive, in prima fila tra i pionieri c’è Nissan. I giapponesi, con Qashqai nel 2006 si sono inventati dal nulla un segmento. Poi, non contenti, nel 2010 hanno fatto lo stesso con Juke che ha aperto... l’autostrada collettiva per lo sbarco dei crossover compatti per una concorrenza passata da 0 a 20 e poi a 27 modelli di case diverse.... E, come se non bastasse, è stata la prima a portare sul mercato un’auto elettrica 4 posti con la Leaf. Riconoscimenti o meno, ai pionieri comunque resta la possibilità di rilanciare in anticipo la sfida utilizzando proprio quei modelli che, in una maniera o nell’altra, rimangono punti di riferimento. Sulla Qashqai si sono inventati l’e-Power, l’elettrico senza spina. Sulla Juke invece, il focus è sull’ibrido che proprio in queste settimane è stato declinato con il Model Year 2024. Una sorta di riedizione della «signora, pardon signorina, in giallo» per la scelta del colore al lancio, cioè l’Iconic Yellow che ricorda quello della prima generazione di Juke e che va ad aggiungersi alle altre due nuove colorazioni - Pearl White e Pearl Black - portando fino a 27 le combinazioni di colori disponibili e a qualche ritocco estetico all’esterno tra inserti nei passaruota, nuovo design dei cerchi da 17” e 19”, calotte degli specchietti e dettagli neri a contrasto sul tetto.
Dettagli insomma, che vengono completati dai ritocchi più sostanziali effettuati all’interno. A cominciare dallo schermo dell’infotainment passato da 8 a 12,3” ruotato anche di 8 gradi per agevolare la lettura evitando i possibili riflessi della luce. Aggiornato anche il sistema di navigazione senza dimenticare l’aumento della definizione apportato alla telecamera posteriore (da 0,3 a 1,3 megapixel) per aiutare le manovre di parcheggio. A colpire l’occhio, ci pensa il nuovo pacchetto N-Sport orientato verso i giovani con abitacolo di impronta racing, inserti in Alcantara nella plancia, cuciture a vista e tanta fibra di carbonio sparsa. In tema di motorizzazioni, c’è la possibilità di scegliere l’1.0 tre cilindri Dig-T da 114 cv e 180 Nm di coppia, abbinato al cambio manuale a sei rapporti o all’automatico doppia frizione a sette rapporti, oppure il full hybrid con l’1.6 da 94 cv insieme a un motore elettrico da 36 kW (49 cv), per una potenza di sistema di 143 cv. Il sistema è completato da uno starter/generatore da 15 kW, da una batteria da 1,2 kWh e dal cambio multimodale. Il nuovo propulsore massimizza la guida in elettrico: si parte sempre in modalità 100% EV fino a 55 km/h, con la possibilità di viaggiare in città fino all’80% del tempo in zero emission. A tutto vantaggio dei consumi, ridotti di circa il 40% in città e del 20% nel ciclo combinato. Il listino parte dai 25.000 euro dell’allestimento Tekna, poi si passa a 26.800€ con l’N-Connecta, a 28.600 per N-Design, N-Sport e Tekna.
Sempre per rimanere in tema di pionieri, Nissan non poteva certo esimersi dal fornire la sua interpretazione avanzatissima di trazione integrale con l’e-4FORCE, messa a dura prova sui laghi ghiacciati della Finlandia. Qui, a bordo dell’elettrica Ariya e del Nissan X-Trail, l’e-4FORCE ha dato dimostrazione di quanto sia evoluta questa interpretazione con la centralina capace di scegliere istante per istante, nell’ordine del decimillesimo di secondo, quanta coppia mandare ai motori elettrici che danno la trazione e quindi alle stesse ruote in maniera indipendente.