Hyundai, grande idea piccola auto. Inster irrompe sul mercato: compatta, seducente, elettrica e con prezzo molto accessibile
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PARIGI - Crescere del 95% in 10 anni arrivando a commercializzare 4 milioni e mezzo di veicoli su scala globale (2017) è un risultato che un paio di lustri fa pochi avrebbero pronosticato. Si riferisce al boom della Hyundai, la Casa coreana insediatasi da tempo anche in Europa, con sedi in Germania, Repubblica Ceca, Turchia, rivelandosi capace di trasformare radicalmente il suo Dna e di diventare molto più di un’outsider nella corsa all’innovazione intrapresa con i colossi occidentali. In Italia, tanto per dire, il 90% delle Hyundai commercializzate sono disegnate, sviluppate e costruite in Europa. Ciò vuol dire che i coreani hanno compreso per tempo quanto importante fosse entrare in Occidente dalla porta giusta, andando incontro a gusti e necessità di un pubblico diverso da quello orientale.
E’ su questo filone alimentato con cura e capacità che Hyundai apre ora il discorso sull’innovazione stilistica da portare avanti assieme all’impegno sull’abbattimento delle emissioni e alla conquista della mobilità sostenibile. E lo fa esibendo nei Saloni europei le “prove concrete” del suo impegno. Ultima testimonianza, in ordine di tempo, il concept Le Fil Rouge, che illustra appunto il futuro del design Hyundai, senza dimenticare le origini, ovvero collegando idealmente l’ieri, l’oggi e il domani dello stile coreano.
Dopo l’anteprima al Salone di Ginevra, viene dunque presentato anche a Parigi il concept con cui la Casa coreana vuole illustrare l’evoluzione dello stile maturata all’interno dell’azienda. «Le Fil Rouge – dicono in casa Hyundai – incarna la più recente evoluzione di idea di design del brand e indica la strada che verrà seguita per tutta la gamma». Qualcuno ha azzardato anche un collegamento con il concept che nel 1974 prefigurava la Pony Coupé dell’epoca, ma è davvero difficile scoprire punti di contatto.
Alla base del progetto c’è il Sensuous Sportiness, ovvero la sportività che i progettisti intendono trasmettere, attraverso lo stile, in tutte le auto Hyundai, dalle berline ai Suv. Tutto ciò – vale la pena ricordarlo – non disgiunto però dall’impegno sull’abbattimento delle emissioni. E infatti Fil Rouge è un’auto elettrica.
I responsabili del Centro Stile parlano di light architecture e di ricerca concentrata su quattro elementi chiave: proporzioni, architettura, stile e tecnologia. L’impatto visivo è forte: l’auto presenta un frontale molto aggressivo con la cosiddetta “griglia a cascata”, e una linea di cintura bassa, tipica di una coupé a due porte, ma in questo caso siamo in presenza di una berlina a 4 porte, con apertura a libro. Il passo è lungo, il cofano “importante”, gli sbalzi corti, le ruote molto grandi.
All’interno dell’abitacolo non manca l’impronta sportiva, ma è stata posta attenzione anche alla raffinatezza e al comfort, con largo impiego di legni e tessuti speciali, il tutto nel contesto di un design avveniristico e sorprendente. La dotazione tecnologica è ovviamente ricca, sia in funzione dell’intrattenimento sia dell’assistenza alla guida. Tra le tante chicche, lo schermo panoramico flottante, posizionato di fronte al guidatore, che consente di gestire il sistema di climatizzazione e ulteriori elementi configurabili del veicolo.