La Ford GT numero 66 è affidata al tedesco Stefan Mücke al francese Olivier Pla ed allo statunitense Billy Johnson

Ford a Le Mans, nelle GT sfida le Ferrari per riscrivere una nuova pagina di storia

di Mattia Eccheli
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LE MANS – Il 2016 è l'anno del grande ritorno: Ford gareggia di nuovo alla 24 Ore di Le Mans mezzo secolo dopo il primo storico successo, celebrato nel 1966 con l'equipaggio neozelandese Bruce McLaren e Chris Amon. L'ultima vittoria di una prestigiosa serie di quattro affermazioni di fila dell'Ovale Blu risale al 1969, quando Jacky Ickx e Jackie Oliver guidarono per quasi 5.000 chilometri la loro Ford GT40 davanti a tutti.
 

 

Il costruttore americano vuole scrivere un nuovo capitolo di una grande storia agonistica, quasi leggendaria, che era cominciata negli anni Sessanta in seguito al rifiuto di Enzo Ferrari di cedere il Cavallino Rampante a Henry Ford. Gli ingegneri d'Oltreoceano ricevettero così l'ordine di sviluppare un'auto in grado di battere le “rosse”, che stavano dominando la corsa: 6 successi di fila dal 1960 in poi. Sul circuito de la Sarthe, i due grandi imprenditori avevano trasferito la loro disputa personale, regalando agli appassionati grandi emozioni.

Per ragioni diverse, soprattutto di marketing commerciale, Ford è adesso tornata ad impegnarsi in pista e nel WEC in particolare con una strategia ben precisa ed a lungo termine. La “nicchia” delle auto sportive ad alte prestazioni è redditizia, oltre a rappresentare una splendida vetrina per l'affidabilità delle vetture. La nuova Ford GT è l'ambasciatrice della nova gamma globale declinata in diversi modelli.

Alla 24 Ore di Le Mans, Ford schiera quattro GT del team Ganassi, naturalmente con i numeri che ricordano il poker di trionfi: “Siamo lieti di schierare bravi piloti per il nostro ritorno”, ha sintetizzato Raj Nair, vice presidente esecutivo Sviluppo prodotti globali e Chief technical officer di Ford. “Abbiamo messo assieme una squadra talentuosa ed esperta con la quale abbiamo come obiettivo quello di scrivere una nuova pagina della storia di Ford a Le Mans”, ha aggiunto.

La GT numero 66 è affidata al tedesco Stefan Mücke (reduce da un pauroso incidente sulla pista belga di Spa-Francorchamps), al francese Olivier Pla ed allo statunitense Billy Johnson, mentre al volante della 67 si alterneranno lo scozzese Marino Franchitti ed i britannici Andy Priaulx (3 volte iridato nel Mondiale Turismo) e Harry Tincknell, appena 24enne, ma già vincitore a Le Mans nel 2014 nella LMP2 con la Jota Sport. Per la Ford numero 68, l'Ovale Blu e Ganassi hanno puntato su Joey Hand, Dirk Müller e Sébastien Bourdais (“sono nato a Le Mans, è una gara speciale”), mentre per la quarta la scelta è caduta sul debuttante pilota “kiwi” Scott Dixon, su quello australiano Ryan Briscoe e sull'inglese Richard Westbrook.

 

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Martedì 7 Giugno 2016 - Ultimo aggiornamento: 08-06-2016 17:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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