Porsche 919 Hybrid

Le Mans, Porsche macina vittorie: 17 volte prima dal 1970, un successo ogni tre anni

di Raffaela Pace
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LE MASN – Un titolo da difendere, due auto in gara, sei piloti e 17 vittorie assolute dal 1970 in poi (cioè dalla prima conquistata da Hans Herrmann e Richard Attwood al volante di una 917 KH Coupé), vale a dire un successo ogni tre partecipazioni, una media impressionante. Porsche si presenta ai nastri di partenza della 24 Ore di Le Mans con la storia dalla propria parte. I due equipaggi che si alternano al volante delle 919 Hybrid hanno un'esperienza notevole sul circuito de la Sarte, 49 presenze. Senza contare ii vincitori della LMP1 del 2015, Earl Bamber e Nick Tandy, che guidano nella GTE Pro.

Fra successi assoluti e di classe, i piloti schierati da Zuffenhausen nella LMP1, la categoria regina, sono già saliti 7 volte sul gradino più alto del podio. In nove partecipazioni, il 35enne tedesco Timo Bernahard (auto 1) ha vinto nel 2010 e si è imposto nella GT nel 2002. Il francese Romain Dumas (vettura 2) ha un palmares analogo: l'affermazione assoluta nel 2010 è abbinata al successo nella GTE del 2013, solo che ha corso la 24 Ore 15 volte. L'altro tedesco, Marc Lieb, ha “timbrato” 10 volte sul circuito de La Sarthe collezionando tre vittorie nella Gran Turismo (2005, 2010 e 2013).

Per adeguarsi alle nuove disposizioni della FIA per il World Endurance Championship (a Le Mans sono in palio punti doppi), che ha imposto una riduzione dei consumi, Porsche ha aggiornato la 919 Hybrid: a parte il sistema basato sul motore turbo benzina a quattro cilindri da 2.0litri abbinato alle due unità elettriche per un totale di 900 cavalli di potenza “significativamente sviluppato”, c'è la configurazione aerodinamica specifica per la 24 Ore. Il modello ha già riservato grandi soddisfazioni al costruttore: rientrata nella LMP1 nel 2014 dopo 16 anni di assenza, già l'anno dopo era davanti a tutti. E tra qualche giorno prova il bis. Webber è riuscito a spingere la vettura fino ai 340,2 km/h: l'impegno del 2015 gli è costato 3 chili di peso, da 81,2 a 78,2.

Con la 919 Hybrid, il porschista svizzero Neel Jani detiene il il record sul giro nelle qualifiche sul tracciato attuale (3:17.887). Il miglior tempo assoluto è di Hans-Joachim Stuck, che nel 1985, al volante di una 962 C aveva chiuso la tornata per la pole in 3:14.800, ma il percorso era diverso. Lo scorso anno, Porsche ha pericolosamente avvicinato il record di percorrenza di Timo Bernhard, Romain Dumas e Mike Rockenfeller di 5.410,713 chilometri, ottenuto nel 2010 con Audi, raggiungendo quota 5.382,82.
 

 

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Martedì 14 Giugno 2016 - Ultimo aggiornamento: 15-06-2016 11:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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