Le Mans, Toyota sempre in testa a metà gara, ma la Porsche dà battaglia

Le Mans, Toyota sempre in testa a metà gara, ma la Porsche dà battaglia

di Mattia Eccheli
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LE MANS – A metà gara, quando sono le 3 di notte, la vittoria della 24 Ore di Le Mans sembra ormai essere rimasta una contesa fra tre auto: due Toyota ed una Porsche. La notte è stata movimentata da diversi passaggi ai box: nell’LMP1 un calvario soprattutto per l’auto di Zuffenhausen con il numero 1, ormai a ridosso della cinquantesima posizione assoluta. Il giapponese Kobayashi (che ha da poco sostituito Dumas) gira in testa con la TS050 ibrida numero 6 (che continua a fare stint più lunghi) con un rassicurante margine di vantaggio sulla Porsche di Dumas e sulla seconda Toyota (Davidson), che ha una tornata di ritardo.

Le Audi R18 sono quarta e sesta con tre e dodici giri da recupeare. Nell’LMP2 è tornata al comando la Alpine A460 dell’Alpine Signatech, guidata nel buio da Gustavo Menezes. La sfida nella classe GTE Pro resta accesa e la Ferrari 488 della Risi Competizione (in questo momento c’è Matteo Malucelli al volante) precede le due Ford GT del team americano Chip Ganassi. La Aston Martin Vantage n° 95 e la Corvette C7.R con Jordan Taylor dentro l’abitacolo sono terza e quarta e l’intero podio è ancora a portata di....volante. Anche nella GTE Am c’è una Ferrari al comando. È quella guidata da Townsend Brown, comunque seguita da molto vicino dalla Porsche 911 RSR sulla quale siede Al Qubaisi (Abu Dhabi Proton Racing). Poi altre due Ferrari, quella “asiatica” (Clearwater Racing) e la numero 83 di AF Corse.

La battaglia continua: finora è stata dura, ma mancano ancora dodici ore e due sole auto si sono ritirate (la Oreca KCMG vincitrice nel 2015 e la Porsche 911 RSR della Proton Competition). Non proprio tutto, ma molto è ancora possibile.LE MANS – A metà gara, quando sono le 3 di notte, la vittoria della 24 Ore di Le Mans sembra ormai essere rimasta una contesa fra tre auto: due Toyota ed una Porsche. La notte è stata movimentata da diversi passaggi ai box: nell’LMP1 un calvario soprattutto per l’auto di Zuffenhausen con il numero 1, ormai a ridosso della cinquantesima posizione assoluta. Il giapponese Kobayashi (che ha da poco sostituito Dumas) gira in testa con la TS050 ibrida numero 6 (che continua a fare stint più lunghi) con un rassicurante margine di vantaggio sulla Porsche di Dumas e sulla seconda Toyota (Davidson), che ha una tornata di ritardo.

Le Audi R18 sono quarta e sesta con tre e dodici giri da recupeare. Nell’LMP2 è tornata al comando la Alpine A460 dell’Alpine Signatech, guidata nel buio da Gustavo Menezes. La sfida nella classe GTE Pro resta accesa e la Ferrari 488 della Risi Competizione (in questo momento c’è Matteo Malucelli al volante) precede le due Ford GT del team americano Chip Ganassi. La Aston Martin Vantage n° 95 e la Corvette C7.R con Jordan Taylor dentro l’abitacolo sono terza e quarta e l’intero podio è ancora a portata di....volante. Anche nella GTE Am c’è una Ferrari al comando.

È quella guidata da Townsend Brown, comunque seguita da molto vicino dalla Porsche 911 RSR sulla quale siede Al Qubaisi (Abu Dhabi Proton Racing). Poi altre due Ferrari, quella “asiatica” (Clearwater Racing) e la numero 83 di AF Corse. La battaglia continua: finora è stata dura, ma mancano ancora dodici ore e due sole auto si sono ritirate (la Oreca KCMG vincitrice nel 2015 e la Porsche 911 RSR della Proton Competition). Non proprio tutto, ma molto è ancora possibile.
 

 

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Domenica 19 Giugno 2016 - Ultimo aggiornamento: 09:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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