FE, l'impegno delle case per la Gen4. Porsche: «Non siamo sotto pressione». Hyundai potrebbe sciogliere le riserve entro fine maggio
Monaco, doppietta neozelandese Jaguar: Evans vince davanti a Cassidy. Terzo Vandoorne (DS Penske). Wehrlein (Porsche) in testa al mondiale
Monaco, Wehrlein (Porsche) in pole, è la terza della stagione. Anche Vandoorne (DS Penske) in prima fila
LE MANS – “Siamo soddisfatti che sia stato fatto qualcosa”, concede Frank-Steffen Walliser, numero uno del Motorsport di Porsche che venerdì aveva sollecitato FIA e ACO ad aggiustare nuovamente il BOP (Balance of Performance) dopo i sorprendenti crono delle qualifiche alla 24 Ore di Le Mans. “Qualcosa non quadra”, aveva dichiarato. A poche ore dalla partenza, Walliser concede che con la seconda correzione in pochi giorni almeno “i valori sono stati avvicinati”. Almeno pare: “Vedremo in gara se basteranno. Adesso ci concentriamo su quello che dobbiamo fare e sarà la pista a decidere”, aggiunge.
Ford ha detto che il BOP è una “partita a scacchi”.
“Forse noi abbiamo un'altra concezione dello sport”.
Lei ha detto che il BOP è necessario.
“Assolutamente sì. Nel GT va tutelata diversità perché si sfidano auto completamente differenti”.
E allora?
“Secondo me già quando il BOP viene diffuso perde di credibilità. Negli Stati Uniti se ne discute nelle sedi competenti e funziona”.
Allora servirebbe più trasparenza da parte dei costruttori...
“Come marchio abbiamo degli obblighi di correttezza: nei confronti dei nostri collaboratori, dei nostri piloti e del pubblico”.
In conclusione?
“Abbiamo bisogno di quello che chiamiamo un "close racing", tutto qui. Noi conosciamo i nostri valori e i nostri piloti ci hanno detto di avere a disposizione auto perfette. Poi sono saltati fuori questi quattro secondi di differenza...”.
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