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Pista, pista delle mie brame: qual è l’auto elettrica più veloce del tuo reame? La risposta è la Tesla Model S Plaid con un sensazionale 7’25”231 fatto segnare il 2 giugno scorso sulla vecchia pista del Nürburgring nella configurazione da 73 curve lunga 20.832 metri. Un record che assegna alla strapotente berlina americana il titolo di auto elettrica di serie più veloce nell’Inferno Verde, il circuito che da sempre è il punto di riferimento sulle prestazioni globali di un’automobile. Un numero dunque che ha un grande valore tecnico, visto che praticamente ogni casa automobilistica mette alla prova le proprie vetture nel girone dantesco che si snoda tra i boschi delle Ardenne tedesche.
Un primato che ha anche un grande valore simbolico, per almeno quattro ragioni: è una berlina 4 porte, dimostra il grado di prestazioni raggiunto dalle auto elettriche, praticamente eguaglia il tempo di una supersportiva come la Ferrari Enzo e soffia questo record alla Porsche Taycan dopo un batti e ribatti che dura dall’agosto del 2019, da quando cioè l’auto elettrica della Cavallina di Stoccarda staccò un 7’42”34 con la versione Turbo da 500 kW (680 cv), ma nella configurazione del tracciato a 71 curve, più corta di 232 metri. Un primato che la Porsche voleva e doveva ottenere visto che detiene il record assoluto di 5’19”546 con la 919 Evo, fissato nel 2018 a 35 anni da quello della 956 di 6’11”13, e tutti i debutti dei suoi modelli più importanti sono accompagnati da nuovi record ottenuti sulla cosiddetta Nordschleife. Per avere un ordine di grandezza, basti ricordare che il miglior tempo di una Formula 1 è il 6’58”6 fatto segnare dalla Ferrari 312T di Niki Lauda nel 1975, un anno prima del tragico incidente che lo coinvolse e portò alla cancellazione del Nürburgring come appuntamento del calendario di Formula 1. Ecco perché, quando qualcuno vide nell’estate del 2019 una Tesla fare i primi chilometri tra le curve dell’Inferno Verde, tutti drizzarono le orecchie.
La Model S che aveva incominciato ad inanellare giro dopo giro non era “normale”. Si vedeva dall’aerodinamica, dai cerchi, dai freni e dall’assetto ribassato e dalle prese d’aria. La casa americana, abilissima nella comunicazione, fece trapelare che non era altro che un prototipo dotato di un nuovo sistema di propulsione a tre motori denominato Plaid. Ma bastò qualche settimana per vedere mutare il tono delle dichiarazioni con l’ammissione che l’obiettivo era battere il record per auto elettriche. Elon Musk disse addirittura che voleva arrivare a 7’13”, ma le note vicende rimandarono tutto al 2021 quando il ceo di Tesla tornò a modo suo sull’argomento (un tweet) dicendo che si poteva scendere sotto i 7 minuti. Era febbraio, ma per il primo squillo di tomba bisognò aspettare settembre, in occasione del lancio della versione Model S Plaid. E gli squilli furono ben due perché la berlina elettrica americana fece segnare, con due vetture distinte, 7’35”579 e 7’30”909 nella configurazione del circuito più breve.
Per riuscirci la Model S Plaid ha messo in campo un sistema a tre motori da 760 kW (1.030 cv) e 1.450 Nm, in grado di farle bruciare lo 0-100 km/h in 2,1 s. e una messa a punto dell’aerodinamica capace di portare il cx a 0,208. La pista delle brame aveva dato il suo responso, ma non poteva finire così. Undici mesi dopo infatti la Porsche Taycan Turbo S da 560 kW (761 cv) scendeva di nuovo nell’Inferno Verde e ne tornava con un 7’33”350, grazie anche ad uno speciale kit per l’assetto del valore di oltre 13mila euro. Sembrava l’ultima parola ed invece, all’inizio di questo mese di giugno la Model S ha piazzato una zampata formidabile: 7’25”231 grazie anche al Track Package che, oltre ad accorgimenti tecnici specifici, permette di raggiungere i 320 km/h.
È un tempo che fa della Model S la 4 porte più veloce in assoluto al Nürburgring battendo di un soffio il 7’25”41 della Mercedes-AMG GT63s 4MATIC+. E anche questo è un fatto dall’elevato fattore simbolico. Ma quanto forte può andare l’auto elettrica? Secondo la stessa Porsche, che non è certo intenzionata a far passare questo affronto, l’auto elettrica sarà presto in grado di battere quella a pistoni anche nell’Inferno Verde dove, più della potenza, conta l’equilibrio globale. E la sta preparando. Avrà le fattezze della Mission X, il concept presentato in occasione dei suoi 75 anni: una due posti che avrà un rapporto peso/potenza pari a 1 – un kg per ogni cavallo – e che sarà capace di scendere sotto i 6’30”705 della Mercedes-AMG One. E allora vedremo chi sarà la più veloce del reame.