L'edizione 2024 di Auto China, il grande Salone che si svolge a Pechino in alternanza con quello di Shanghai, riaccende dal 2019 (era stato l'ultimo evento in presenza) i riflettori non solo su un grande numero di espositori cinesi e non, e naturalmente sulla folla di visitatori che si presenterà dal 25 aprile al fino al 4 maggio alle porte del China International Exhibition Center (Ciec) a Jinganzhuang e del New China International Exhibition Center (Nciec) di Tianzhu, Beijing. Saranno in scena tra poche ore anche le molte incertezze e le molte ipotesi che si possono fare sul boom delle esportazioni dalla Cina verso gli altri mercati. Ed anche (forse l'aspetto più preoccupante per gli addetti a lavori) il futuro delle sovvenzioni dello Stato per l'acquisto dei modelli Nev - new energy vehicles - e del supporto governativo ai costruttori di veicoli e componentistica.
Secondo i dati della China Association of Automobile Manufacturers (Caam) nel recente mese di marzo sono salpati verso l'estero ben 502.000 veicoli con un aumento del 33% su base mensile e del 37,9% su base annua. Nel primo trimestre del 2024, il volume cumulativo delle esportazioni automobilistiche ha raggiunto 1,324 milioni di veicoli, in aumento del 33,2% rispetto a un anno fa. Di queste le autovetture hanno rappresentato circa 1,11 milioni di unità (+34,3% su base annua) e i veicoli commerciali a 214.000 unità (+27,5% su base annua). Caam sottolinea come nel primo trimestre del 2024, l'industria automobilistica cinese abbia registrato un inizio stabile «ponendo solide basi per l'anno».
Le immatricolazioni sono aumentate del 10,6% su base annua ed è continuato lo slancio dei veicoli a nuova energia (Nev) che restano ad una quota di mercato stabile del 30%. Quella che ne risulta è una fotografia più che positiva della situazione di mercato e dell'impegno delle industrie cinesi nel progettare e produrre modelli Nev sempre più allettanti. Ma quella che alcuni osservatori locali definiscono la 'Nuova Lunga Marcia' dell'elettrificazione rifacendosi alla storia di Mao Zedong, a tutti gli effetti sta avviando un processo di sviluppo che è inarrestabile e non può essere modificato, con tutti i rischi ce ciò comporta non solo per i destinatari delle esportazioni ma anche per il sistema industriale della Cina. In primo luogo per la volatilità degli scenari: in uno studio pubblicato da Zhang Yongwei, vicepresidente e segretario generale della China Electric Vehicle Association of 100, ed in cui si valutava il settore fino al 2025, si afferma a chiare lettere che «le controversie commerciali tra i grandi Paesi, la concorrenza tecnologica, il trasporto marittimo e così via influenzeranno il cambiamento del modello della catena di fornitura dell'industria automobilistica» che è alla base del processo di elettrificazione globale. Per Zhang Yongwei le forniture sono e saranno strategiche perché «la tecnologia diventerà il fattore centrale nella competizione tra Nev e veicoli con motore termico.
Con il progresso della tecnologia, i veicoli a nuova energia potranno competere con i veicoli a carburante della stessa classe e raggiungere il punto di flesso atteso dal settore». Ma per proseguire in questa rapida crescita tutto il settore dovrà contare sulla contemporanea crescita delle immatricolazioni di Nev in Cina e dell'aumento delle esportazioni. «Entro il 2025 - sottolinea Yongwei nel suo studio - la capacità installata delle batterie in Cina raggiungerà i 600 GWhh, la più grande del mondo». Ma il mercato interno sarà nell'immediato futuro una delle criticità di questa 'Lunga Marcia' perché in Cina la diffusione dei Nev dovrà necessariamente coinvolgere aree diverse del Paese. «Le città di piccole e medie dimensioni e le aree rurali diventeranno nuovi punti di crescita del mercato per i Nev - afferma il segretario generale della China Electric Vehicle Association of 100 - ma diventerà un punto critico del mercato elettrificato cinese nei prossimi anni, dopo le grandi città". Ma se il Paese sarà capace di far crescere le infrastrutture anche «nelle città di terzo e quarto livello e nelle aree rurali, ciò svolgerà un ruolo enorme nella riduzione delle emissioni di carbonio e nel miglioramento della mobilità" in quelle zone della Cina.