Lamborghini al Motor Valley Fest con la Urus SE. Il Suv ibrido da 800 cv debutta in Europa
WEC, Peugeot a Spa con una formazione ridotta, Caldarelli sulla Lamborghini LMDh
Riccardo Ianniello (Super Trofeo Lamborghini): «Dopo Imola possiamo batterci con i piloti più esperti e puntare al titolo»
La questione elettrificazione non risparmia nessuno, neppure Lamborghini. Oggigiorno la gamma del Toro di Sant’Agata si potrebbe definire quantomai tradizionale. Motori termici, aspirati o sovralimentati. Il primo accenno all’elettrificazione, finalizzata naturalmente alle prestazioni, è la Lamborghini Sìan. Il V12 non si tocca, mentre un motore elettrico a 48 volt, che sviluppa 34 cv, è stato inserito all’interno del cambio. Unità che, oltre a fungere da supporto a quella termica, si adopera nelle manovre a bassa velocità, come la retromarcia e il parcheggio. Per quanto concerne il sistema di accumulo dell’energia, anziché adottare una batteria agli ioni di litio, la Sián impiega un supercondensatore. Un vettura destinata ad una super élite di facoltosi appassionati.
Il futuro processo di elettrificazione è già in atto, una strategia che in Lambo hanno denominato “Cor Tauri”, la stella più luminosa della costellazione del toro. A guidare la transizione ibrida sarà un investimento epocale: oltre un miliardo e mezzo di euro in quattro anni, il più grande della storia di Lamborghini. Già nel 2023 verrà lanciata la prima sportiva di serie ibrida, ed entro la fine 2024 tutta la gamma sarà elettrificata. Il target interno che l’azienda inseguirà in questa fase prevede l’abbattimento del 50% delle emissioni di CO2 dall’inizio del 2025. Ovviamente non potrà mancare l’elettrico. Ma per questo bisognerà attendere la seconda parte del decennio.
ACCEDI AL Leggo.it
oppure usa i dati del tuo account