Dacia Spring

Dacia Spring, si evolve la supercompatta elettrica “essenziale” per il lavoro e la città

di Patrizia Licata
  • condividi l'articolo

La corsa agli ecobonus – esauriti in un giorno - hanno dimostrato che agli italiani l’auto elettrica interessa, se c’è un incentivo. Dacia, che fa del prezzo “giusto” la sua bandiera, ha presentato a Roma in anteprima nazionale la Nuova Spring, la sua elettrica di segmento A, ancora una volta la più accessibile ed ecosostenibile del mercato, come hanno sottolineato Didier Michaud, Platforms and Powertrains Leader, e Clément Arié, Spring Product Leader, di Dacia, venuti a Roma da Parigi per una nuova edizione del Dacia Talks, l’evento ideato dalla casa automobilistica per discutere le sue strategie e parlare dei suoi modelli in un formato domanda-risposta con i giornalisti. In questo appuntamento i manager francesi, insieme a Guido Tocci, Managing Director Dacia Italia e a Rosa Sangiovanni, Marketing Director Dacia Italia, hanno illustrato la roadmap per la decarbonizzazione del marchio del gruppo Renault e come la Spring – che dal lancio nel 2021 ha venduto più di 160mila unità - contribuisce agli obiettivi della mobilità sostenibile.

La nuova Spring rivisita la precedente versione sia negli equipaggiamenti che nel design per essere ancora più sicura e efficiente, ma sempre fedele al suo tratto distintivo: l’essenzialità. Che non è solo nel prezzo (da 8.600 euro se si includono gli incentivi statali): la Spring 2024, nonostante le aumentate dotazioni Adas di serie (i dispositivi elettronici di assistenza alla guida e sicurezza), mantiene un peso sotto la tonnellata. Anche per questo sono state eliminate le barre sul tetto, ora disponibili come optional.

Le linee aerodinamiche contribuiscono all’efficienza: questa è un’auto che non solo consuma di meno perché ha un peso contenuto, ma recupera l’energia, essendo dotata, per la prima volta, di un sistema di frenata rigenerativa (infatti, è una cinque stelle Green NCAP).

Due gli allestimenti - Expression ed Extreme - e due i livelli di potenza: 45 e 65 Cv. La batteria da 26,8 kWh (con garanzia di 8 anni o 120mila km) ha 225 km di autonomia nel ciclo misto WLTP. Non è una stima a cui fare necessariamente la tara, perché, se è vero che il range potrebbe scendere in alcune condizioni di guida e climatiche, in città l’autonomia sale fino a 300 km (perché le elettriche si comportano in modo opposto alle auto tradizionali: consumano meno nel contesto urbano che sulle autostrade).

Nel disegnare la nuova Spring, Dacia ha tenuto conto esattamente delle funzionalità desiderabili dai suoi clienti. Il costruttore ha studiato le abitudini di chi già guida la Spring e ha osservato che, in media, i clienti europei coprono 4 tragitti al giorno con questa macchina, per un totale di 37 km (che in Italia scendono a 25 km) a una velocità di 37 km orari, usandola soprattutto per la città e gli spostamenti della settimana lavorativa. Per questo la batteria e il range sono stati giudicati dal brand come adeguati: chi compra la Spring ha bisogno di queste prestazioni e Dacia non aggiunge altro, perché peserebbe sull’efficienza - e sul portafoglio.

Allo stesso modo, la nuova Spring ha di serie un caricatore Ac da 7 kW (per una ricarica completa in una decina di ore), perché Dacia ha osservato che i suoi clienti ricaricano l’auto a casa nel 75% dei casi (l’82% in Italia). Il caricatore Dc da 30 kW c’è come accessorio, e permette di ricaricare dal 20-80% in 45 minuti.

La nuova Spring presenta anche delle innovazioni tecnologiche, come la programmazione della ricarica e il pre-condizionamento dell’abitacolo, entrambi gestibili via app. Altra novità è la funzione di ricarica bidirezionale V2L (Vehicle-to-Load): in pratica, attraverso un adattatore, inserito nella lista degli optional, la nuova Spring può ricaricare o alimentare oggetti esterni – per esempio, il monopattino o la bicicletta a pedalata assistita.

Contribuisce alla veste ecologica della Spring anche il fatto che il 20% della plastica totale impiegata nell’auto è riciclata – molto più di quanto riescono a fare in media gli altri costruttori (12%).

Già preordinabile, nuova Spring sarà nelle concessionarie italiane da settembre con un prezzo fedele a quello di sempre, anche se il costruttore romeno si augura un rinnovo degli incentivi statali, che alimenterebbero la propensione degli italiani a rinnovare la loro auto scegliendo la motorizzazione elettrica.

Pur spingendo la sua proposta a batteria, Dacia non dimentica il primato nel Gpl, un tipo di motorizzazione frutto di un’intuizione del management italiano dell’azienda e che si è rivelato un successo in tutta Europa. Da noi Dacia rappresenta il 40% delle vendite complessive di auto Gpl e i veicoli Dacia a gas petrolio liquefatto (ovvero Duster, Sandero e Jogger nelle versioni Eco-G) accentrano oltre il 70% delle vendite totali del marchio, ma anche in Francia, Romania, Spagna, Europa centrale e Repubbliche baltiche le Dacia in versione Gpl hanno saputo convincere gli automobilisti. Il costruttore è vicino al traguardo di 1 milione di Gpl vendute dal 2009 e i manager hanno ribadito che l’impegno su questa forma di alimentazione resta invariato.

  • condividi l'articolo
Mercoledì 5 Giugno 2024 - Ultimo aggiornamento: 19:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA