Fernando Alonso ha ritirato la sua Aston Martin Valkyrie. Il campione spagnolo per le strade di Montecarlo con la nuova hypercar
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Eppur si muove, il sogno del visionario e romantico David Dicker si è tramutato in realtà. In un circuito nel sud della Nuova Zelanda ha mosso i primi passi la Rodin FZero, una hypercar che ha nel suo mirino l’obiettivo di battere le potenti monoposto di Formula 1. Ancora troppo presto per affermare se la missione sia possibile o meno, ma i presupposti per riuscire nell’impresa ci sono tutti.
La sfida lanciata dall’imprenditore neozelandese Dicker è quasi una storia d’altri tempi. Come un moderno Davide che vuole batterie il gigante Golia, il ‘kiwi’ ha deciso di realizzare una vettura che, ad un primo sguardo, è un incrocio tra un prototipo e una monoposto. Il nome prescelto FZero non è affatto casuale, infatti il numero zero è inferiore all’uno a sottolineare, ancora una volta, l’obiettivo di battere le attuali Formula 1.
Ispirandosi alle varie Aston Martin Valkyrie, Mercedes AMG Project One o alla futura Red Bull RB17, Dicker ha voluto realizzare la sua personale versione di hypercar. Inoltre, grazie all’esperienza maturata con la Rodin FZed, una monoposto derivata dalla Lotus T125 e spinta da un motore Cosworth, la FZero presenta una monoscocca e un corpo vettura interamente realizzato in fibra di carbonio. Questo si può tradurre in un peso di appena 698 chilogrammi che, abbinato a un’aerodinamica appositamente studiata, genererà una deportanza superiore alle 3 tonnellate.
A spingere tale missile ci pensa il propulsore V10 4.0 biturbo, in grado di sprigionare 1.027 CV a 10.000 giri/minuto, associato ad un motore elettrico da 175 CV per un totale di oltre 1.200 CV. Oltre all’ampio uso del carbonio, l’intera vettura ha seguito una “dieta ferrea” basti pensare che il V10 pesa appena 132 chilogrammi, mentre il cambio sequenziale Ricardo meno di 66 chili. A completare il pacchetto ci pensano i cerchi in magnesio, gommati da pneumatici slick Avon, e l’impianto frenante con dischi carboceramici.
Già proprietario di numerose supercar, oltre a competere attualmente nel Ferrari Challenge, è stato lo stesso Dicker a portare a battesimo la sua creatura. L’imprenditore neozelandese ha percorso i primi chilometri per controllare che tutto funzionasse a dovere sulla FZero. Il debutto della pista ha segnato il primo passo di un lungo e laborioso lavoro che vedrà la Rodin Cars impegnata in prima persona.
Infatti, se i primi due prototipi della FZero sono stati costruiti dalla Neil Brown Engineering, in Inghilterra, ora spetterà direttamente all’azienda di Dicker proseguire tutto il processo di sviluppo e realizzazione dell’hypercar. Al termine della lunga e costosa gestazione, l’imprenditore prevede di costruire non più di 30 unità della FZero, oltre ad altri esemplari di una versione stradale dotata esclusivamente del solo propulsore aspirato.