SIENA – Ha debuttato nel 2015 cambiando un po' le regole del segmento delle Sport Touring e ottenendo subito un enorme successo. Nel 2018 si è rinnovata nel segno della continuità. E oggi giunge alla sua terza generazione, crescendo nella potenza e nella cilindrata, rivedendo completamente la sua ciclistica e potenziando il pacchetto elettronico con una nuova piattaforma inerziale. La nuova Yamaha Tracer 9 – moto più venduta del marchio dei Tre Diapason – resta fedele al suo concetto di moto totalmente stradale. Adotta un nuovo telaio Deltabox in alluminio pressofuso più leggero, fissato al propulsore CP3 da 890 cc che guadagna un angolo più verticale rispetto al passato (52,3° invece dei precedenti 47,5°).
Il tre cilindri ha perso peso ed è cresciuto in coppia e potenza: eroga 119 CV a 10.000 giri/min (4 CV più di prima) e 93 Nm a 7.000 giri/min, con la prima e la seconda marcia più lunghe, e consuma mediamente 5l/100 km. Nuovo è anche il forcellone in alluminio, che ruota all’interno della struttura esterna del telaio, mentre è stato rivisto il setting di forcella (da 41 mm, con una corsa inferiore di 30 mm rispetto al passato) e mono Kayaba completamente regolabili; sulla versione top di gamma GT troviamo invece sospensioni semi-adattive con due configurazioni selezionabili attraverso la strumentazione. La piattaforma inerziale IMU a sei assi invia costantemente dati all’ECU, che li elabora in tempo reale e regola il sistema di controllo della trazione (TCS), il sistema di controllo dello slittamento (SCS), il sistema di controllo dell’impennata (LIF) e il sistema di controllo del freno (BC).
Sono quattro, invece, i riding mode, mentre l'impianto frenante accoglie una pompa radiale Nissin con pinza a quattro pistoncini su dischi da 298 mm. Cambia leggermente anche l'ergonomia. La sella è più bassa, si ferma a 810 mm e ci sono pedane e manubrio regolabili in più di una posizione. Rispetto al passato, il design della Tracer 9 è ancora più affilato, con un’impostazione che ha tenuto conto della possibilità di montare il tris di borse. Una caratteristica distintiva della nuova Tracer 9 è sicuramente la silhouette “a freccia” formata dal parabrezza, dalla carena frontale e dal serbatoio del carburante, abbinata al nuovo faro anteriore twin-eye full LED e al doppio schermo TFT da 3,5 pollici. Completa il quadro il nuovo scarico più leggero realizzato insieme alla divisione Yamaha Music, per un suono eccellente.
In sella è sempre comoda e accogliente. Agile tra le mura urbane e nello stretto, esuberante e divertente dove finisce la città e iniziano le curve. È una moto ben bilanciata, polivalente e performante. Offre un gran piacere di guida, soprattutto nella versione GT con le sospensioni semi-attive e un ottimo cambio Quick Shift. Frena forte, è stabile sul veloce, garantisce una buona protezione aerodinamica rivelandosi perfetta anche per i viaggi. Non ci ha entusiasmato, invece, la nuova strumentazione sdoppiata su sfondo nero. La moto è in vendita in tre colori – rosso/nero, grigio satinato e grigio/blu (solo GT) – al prezzo di 11.199 euro per la versione standard e di 13.599 euro per la GT. Per personalizzare e arricchire ulteriormente il proprio esemplare sono disponibili anche i pacchetti Sport Pack (524 euro), Travel Pack (1.709 euro) e Travel Pack Pro (3.291 euro).