È la maggiore società di autonoleggio in Germania con più di 1.000 sedi, ma Sixt, il brand del car rental di fascia alta, ha tutte le intenzioni di farsi strada anche in Italia dove ha aperto, nel 2017, la sua prima sede estera. In cinque anni Sixt Italy ha avviato 43 branch e nel 2024 ne aprirà altre 13, di cui 10 nei centri cittadini (incluse 2 a Milano subito operative a gennaio) e 3 negli aeroporti di Pescara, Trieste e Trapani.
Sono proprio gli aeroporti e i centri urbani i primi punti che Sixt copre in base alla sua strategia che la vuole il più vicino possibile a dove è il cliente. Per questo Sixt Italia è già presente in 20 aeroporti e in tutte e 10 le stazioni ferroviarie raggiunte dall’Alta velocità. Altra caratteristica degli uffici di noleggio Sixt è che sono al 100% di proprietà del brand e sempre facilmente raggiungibili. Le sedi (pensiamo a quelle di Roma a Via Veneto-Marriott e a Monte Mario-Waldorf Astoria) sono in linea con l’offerta di veicoli premium, tra cui molti brand tedeschi ma anche molte Maserati.
“Premium, audace e divertente, sono questi i nostri valori aziendali”, ha affermato Massimiliano Maini, Vice President e Ad di Sixt Italia con responsabilità settori Finance, Legal & HR. Questo vuol dire che Sixt si propone come società innovativa, soprattutto dopo la “svolta digitale” degli ultimi anni con cui si è evoluta in “un servizio di mobilità premium integrato in modo unico nei settori del noleggio di veicoli e veicoli commerciali, del car sharing, del ride hailing e degli abbonamenti auto”, ha affermato Ghigliano, il Vice President e Ad di Sixt Italia con responsabilità settori Operations, Fleet, Performance & SKILLS, Sales& Marketing.
I due amministratori delegati, affiancati dalla Marketing Manager di Sixt Italia hanno raccontato al Messaggero l’offerta riunita nella piattaforma digitale One con più servizi Rent che l’utente (sia privato che aziendale) prenota e paga con lo stesso login e sulla stessa app: Sixt rent, Sixt ride, Sixt+ e Sixt share (non disponibile al momento in Italia). La piattaforma riunisce così le opzioni del noleggio a breve, medio o lungo termine, del viaggio in taxi o Ncc e anche il noleggio di scooter, bici e monopattini.
Il noleggio di “lusso” funziona? A livello di gruppo, i primi nove mesi del 2023 si sono chiusi con entrate di 2,75 miliardi di euro, pari a una crescita del 18,4% anno su anno. Questi ricavi sono stati generati per il 29% in Germania, per il 42% in Europa (esclusa la Germania) e il 29% in Nord America. Il risultato operativo Ebitda in calo dell’11,1% a 544,7 milioni, riflette in parte il contesto macro-economico e non intacca la strategia di investimento, soprattutto nelle aree strategiche del digitale, del servizio clienti e delle nuove aperture di filiali.
In Italia Sixt ha aperto nel 2017 e in pochi anni (va considerato anche lo stop temporaneo legato al Covid) ha raggiunto una quota di mercato nell’autonoleggio del 20% (fonte: Euromonitor 2022), con una crescita del +615% dallo startup del 2017 alla fine dell’anno scorso. La società impiega 261 dipendenti in filiali interamente di proprietà del marchio, che garantisce così la professionalità dell’offerta finale.
I piani delle aperture per il 2024 sono il segnale che l’intenzione è di crescere sia nei risultati finanziari che nello staff. A questo proposito l’azienda è protagonista di un’iniziativa mirata: la Sixt University, un corso gratuito di 100 ore di formazione online cui si accede senza limiti di età per imparare tutte le competenze che ruotano intorno al mercato dell’autonoleggio, dalla conoscenza dei modelli della auto alla padronanza dell’inglese, dalle nozioni commerciali alle capacità di relazione col pubblico. Questo è un mestiere, sottolinea Sixt, che non si improvvisa, soprattutto se la missione numero uno è la completa soddisfazione del cliente.