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Fatte le dovute proporzioni rispetto agli altri Paesi europei che svettano nella classifica della produzione automobilistica, come (nell’ordine) Germania, Spagna, Francia, Turchia e Repubblica Ceca, l’Austria sta vivendo un momento di crescita (qualitativa) legata soprattutto alle attività di fabbricazione conto terzi della Magna Steyr AG. L’azienda, controllata dal colosso canadese dell’automotive Magna International Inc. ha acquisito nel 2001 la maggioranza del gruppo Steyr-Daimler-Puch AG che già dal 1979 produceva a Graz il fuoristrada Classe G. Oggi l’esemplare numero 500mila è uscito dallo stabilimento di xxx nello scorso aprile e i programmi della Stella a Tre Punte, che in passato ha fabbricato in Austria i modelli Classe M e Classe E 4-Matic, ha confermato l’estensione del programma G alla variante 100% elettrica EQG. Ma non è tutto, perché accanto alle linee dove Magna Steyr AG gestisce anche la produzione dei modelli Bmw Serie 5 e Z4, Toyota Supra e Jaguar E-Pace e I-Pace, dallo scorso novembre è arrivato l’importante contratto di produzione per l’americana Fisker del modello Ocean.
Secondo il giornale tedesco Handelsblatt, Fisker avrebbe investito nella fabbrica di Graz il corrispettivo di circa 100 milioni di dollari fornendo a Magna Steyr AG i propri robot per la produzione del suv elettrico Ocean. La previsione è di consegnare a Fisker entro la fine del 2023 circa 42.000 veicoli. Ultima ma non meno importante, l’attenzione che l’Austria dedica alle soluzioni di mobilità senza emissioni e in particolare all’idrogeno prodotto con energie rinnovabili.
Ecco perché un’altra grande azienda tedesca, la Bosch, vuole implementare la ricerca e lo sviluppo in quel Paese. Al riguardo ha annunciato che nei prossimi anni investirà circa 18 milioni di euro nell’espansione dell’infrastrutture dedicate all’idrogeno presso il Bosch Engineering Center di Linz. Questo sito che un tempo si occupava dello sviluppo degli iniettori per Common Rail per mezzi pesanti (camion, escavatori o imbarcazioni) ora si concentrerà sulla catena del valore globale dell’H2 verde, vale a dire l’iniezione di idrogeno, le valvole del serbatoio e gli stack di elettrolisi.