La produzione del Ducato in Sevel

Fca, lunedì ripartenza parziale delle fabbriche. Riprendono attività Sevel e reparti Melfi, Mirafiori, Pomigliano e Termoli

  • condividi l'articolo

TORINO - Ripartono lunedì la produzione del Ducato in Sevel e di alcuni reparti connessi per la componentistica a Melfi, Pomigliano, Termoli e Mirafiori, dove si faranno anche le preserie prototipali della 500 elettrica nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo già autorizzate. Lo ha annunciato Fca ai sindacati metalmeccanici. L’azienda seguirà la strada della autorizzazione prefettizia, informando il Governo. «C’erano segnali della volontà di riaprire la Sevel, anche perchè azienda e sindacagi avevano sottoscritto nei giorni scorsi un ulteriore protocollo di sicurezza per i lavoratori: insomma era una notizia attesa, ma ci fa piacere perchè per l’Abruzzo la Sevel è strategica, e ci fa guardare con prospettive migliori alla Fase 2». Così l’assessore alle attività produttive Mauro Febbo, che conferma come «questa decisione ci aiuterà a ripartire».

«La Fiom ritiene fondamentale l’applicazione dell’accordo sottoscritto con Fca. L’eventuale ripartenza della Sevel prima del 4 maggio è di fatto la partenza di più stabilimenti in più regioni, dalla Puglia al Molise alla Campania al Piemonte oltre a diverse aziende della componentistica situate non solo in Abruzzo. In tutti gli stabilimenti verificheremo e monitoreremo la concreta realizzazione delle linee guida e del Protocollo per ridurre al minimo il rischio di contagio». Lo affermano Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive e Simone Marinelli, per la Fiom-Cgil nazionale che chiedono al governo di «fare chiarezza visto che si moltiplicano le riaperture con il silenzio assenso dei Prefetti in molti settori industriali».

 «La Fiom - spiegano De Palma e Marinelli - si è assunta la responsabilità di realizzare linee guida per tutelare i lavoratori in fabbrica, ma la valutazione sull’andamento epidemiologico e sulle condizioni generali per la riapertura dell’industria sono nelle competenze del Governo, altrimenti il rischio è che le ripartenze avvengano solo sulla base dell’andamento del mercato. Infine con le istituzioni a ogni livello è necessario garantire che il sistema della mobilità pubblica sia fornita con il massimo grado di sicurezza. Per questo chiediamo al Governo ed ai Ministeri coinvolti di avviare urgentemente un confronto per stabilire se vi sono le condizioni generali per la ripartenza della Sevel e di tutta la componentistica e comunque di realizzare un piano per garantire la salute e la sicurezza di tutte le lavoratrici ed i lavoratori sui territori interessati». 

Fim cisl ritiene «indispensabile l’applicazione nella maniera più stringente del protocollo sulla sicurezza sottoscritto nei giorni scorsi con Fca, nonchè necessario che la regione Abruzzo si faccia parte attiva sulla questione dei trasporti, raddoppiando le corse da e per lo stabilimento al fine di garantire la distanza tra i lavoratori, elemento fondamentale per la sicurezza del lavoratore». Lo ha detto il coordinatore nazionale settore automotive Fim Cisl, Raffaele Apetino, commentando l’intenzione di Fca di riprendere le attività produttive in maniera graduale presso lo stabilimento Sevel di Val di Sangro a partire dal 27 aprile. Nei prossimi giorni si terranno incontri preparatori con gli Rls per la piena applicazione del protocollo sottoscritto con l’azienda.

  • condividi l'articolo
Martedì 21 Aprile 2020 - Ultimo aggiornamento: 25-04-2020 10:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti