Uno stabilimento Ford

Ford riapre gli impianti produttivi in Europa. Protocolli rigidi per garantire la sicurezza dei dipendenti

di Francesco Irace
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ROMA – Il mercato automotive riaccende gradualmente i motori in vista della Fase 2. Ford ha infatti annunciato oggi che intende riavviare la produzione nella maggior parte dei suoi impianti di veicoli e propulsori europei a partire dal 4 maggio. Produzione che riprenderà gradualmente presso gli stabilimenti di Saarlouis e Colonia (Germania), Valencia (Spagna) e Craiova (Romania); Valencia che produce propulsori riaprirà il 18 maggio, mentre la data di riapertura dei siti produttivi di motori Ford Dagenham e Bridgend, nel Regno Unito, sarà confermata in un secondo momento.

La priorità nella produzione verrà data agli ordini dei veicoli già venduti e verrà gradualmente incrementata nei prossimi mesi prima di riprendere al 100%. I piani di produzione tengono conto della disponibilità dei fornitori, delle restrizioni alla circolazione imposte dai Governi nazionali e della graduale riapertura dei concessionari Ford nei mercati principali, nonché della domanda dei clienti. 

“Dobbiamo prepararci ad affrontare un nuovo scenario, una volta superato il picco iniziale della pandemia di coronavirus in Europa. La priorità del nostro piano “return to work” passa attraverso l’implementazione di standard definiti da Ford a livello globale in materia di distanziamento sociale e rafforzamento dei protocolli di sicurezza a tutela della salute sul posto di lavoro. I nostri dipendenti devono sapere che stiamo adottando tutte le misure più adeguate per  la loro salvaguardia”, ha affermato Stuart Rowley, President, Ford of Europe.
 
Ford ha infatti adottato degli standard per i propri dipendenti, che includono, tra le altre cose: l'utilizzo della mascherina e dello schermo facciale nelle aree di produzione dove non è possibile garantire la distanza di sicurezza, il controllo della temperatura corporea all'ingresso con thermoscanner, l'autocertificazione di valutazione del proprio stato di salute da parte del dipendente, prima di entrare al lavoro, per confermarne l’idoneità e la riorganizzazione degli ambienti di lavoro per garantire che vengano mantenute le adeguate distanze di sicurezza e un ritorno graduale, per ridurre la concentrazione dei dipendenti all’interno degli edifici. L’azienda fornirà, inoltre, a tutti i dipendenti un “care kit” personale, al loro ritorno al lavoro, che include mascherine, termometro riutilizzabile e altri articoli per l’igiene.

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Mercoledì 29 Aprile 2020 - Ultimo aggiornamento: 01-05-2020 14:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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