Nel 2023 il noleggio a lungo termine ha riguardato il 24,3% delle immatricolazioni e quello a breve termine il 4%, in aumento rispetto al 23,3% e al 3,9% dello scorso anno. Per questo gli analisti di mercato dedicano sempre più attenzione a questi canali del mercato auto che, fino a poco tempo fa, erano oggetto di analisi approfondite solo da parte dell’Aniasa, l’associazione confindustriale che raccoglie le società di noleggio, car sharing e fleet management.
L’Unrae, l’associazione che raduna invece i costruttori esteri e da anni svolge un lavoro statistico sul mercato auto che ha pochi eguali al mondo, ha presentato alcuni numeri che scandagliano il mondo degli utilizzatori del noleggio. Nel 2023 in Italia sono stati stipulati 710.552 contratti di noleggio con durata superiore ai 30 giorni, il 15% in più. Di questi 621.626 sono addebitabili a società (+18%) ovvero l’87,5% e gli altri 88.926, pari al 12,5%, sono di clienti privati che, dopo anni di crescita e un 14,7% di quota nel 2022, fanno registrare un calo in volume del 2,4%.
Il noleggio è invece in crescita del 27% presso le società che noleggiano vetture destinate ai dipendenti e pesano per il 75% dei contratti. Salgono del 16,2% anche le aziende di noleggio a breve (5,8% del totale), del 19,7% i concessionari e i costruttori (4,1%) mentre le aziende di noleggio stesse scendono del 60,4% e vedono la loro quota scendere al 2,6%. Sale anche la durata media dei noleggi, da 22 a 23 mesi. Anche qui le aziende allungano (da 23 a 24 mesi) mentre gli utilizzatori privati accorciano da 27 a 25 mesi.
Per le alimentazioni, il diesel ha ancora una quota del 30,6% per il noleggio a lungo termine, inferiore a quella delle aziende (56,4%) e dei privati (33,5%). Il canale è quello con la quota più alta di elettrico (8%) dopo quello delle autoimmatricolazioni (10,1%) e vede decrescere le ibride plug-in alla stessa quota. A livello di segmenti, il noleggio a lungo termine attinge prevalentemente al segmento A (25,1%) e B (23%) che è tra i preferiti anche di quello a breve (23,3%) insieme ai B-SUV (32,4%), il doppio del NLT (16,5%).
La distribuzione a livello territoriale è fortemente polarizzata in alcune regioni. Solo in Lombardia è stato sviluppato il 33,7% dei contratti di noleggio a lungo termine, seguita da Lazio (13,9%), Piemonte (9,5%) e Emilia Romagna (8,4%). La Lombardia raccoglie l’87,1% dei contratti fatti ad aziende non automotive mentre il Trentino Alto Adige si concentrano (per ben note ragioni fiscali) il 60,9% del noleggio a breve termine. Viceversa le regioni con più alta quota di utilizzatori privati del NLT sono il Molise (32,2%) e la Calabria (31,5%).