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BERLINO – Dopo l'impennata di agosto (+37,3% di immatricolazioni e +171% di consegne di modelli elettrici), il mercato tedesco dell'auto si è “normalizzato”. L'Ufficio federale dei trasporti (Kba) ha ufficializzato i dati relativi allo scorso mese, archiviato sulla parità (-0,1%) con 224.502 macchine targate. Il bilancio tra gennaio e settembre è positivo con una crescita del 14,5% con 2,138 milioni di vetture nuove registrate. Con la fine degli incentivi pubblici per le elettriche aziendali, i volumi delle auto a zero emissioni hanno subito un significativo ridimensionamento: -28,6% (31.714 esemplari targati contro gli 86.649 di agosto).
L'andamento ha avuto immediate ripercussioni anche sulle emissioni medie di Co2 della flotta di nuova immatricolazione: +12,4% a poco meno di 120 g/km (erano scese addirittura a 95,3 g/km in agosto). La penetrazione dei battery electric vehicles (Bev) è stata del 14,1%. Includendo anche le ibride (73.178 di cui 15.383 plug-in, ancora in caduta libera: -45,7%), la quota elettrificata ha comunque avvicinato il 47%. Le immatricolazioni di auto nuove a benzina sono salite del 9,1% (35,2% di quota). In crescita anche le vendite di veicoli a gasolio: +4,6% (17,8% di penetrazione). Il mercato privati continua a valere un terzo dei volumi con il suo 33,1% di incidenza (-10,3% nel mese).
Il dato mensile che impressiona di più è quello della Lotus, che con 26 consegne (234 da inizio anno) ha contabilizzato una crescita del 2.500% (+146% fra gennaio e settembre). Poi ci sono incrementi in tripla cifra come quelli della joint venture sino tedesca tra Mercedes-Benz e Geely, ossia Smart (+137% in settembre e +65% nel 2023), e della britannica Morgan, guidata dal Ceo italiano Massimo Fumarola (+150% con 5 unità targate). Jeep, che da novembre avrà l'italiano Antonio Filosa come numero uno al posto del francese Christian Meunier, è rimasta di poco sotto la stessa soglia: +96,7% (+6,7% in 9 mesi con una quota dello 0,5%). È significativo anche il più 676% della cinese Nio da inizio anno con quasi 900 auto vendute.
Ad eccezione della Smart, i costruttori specializzati nell'elettrico le cui prestazioni di mercato erano state sostenute dagli incentivi hanno registrado cali anche importanti. La Mg, ad esempio, ha contabilizzato una flessione del 56% (ma da inizio anno è a +98%). Tesla è andata anche peggio: -69% in settembre, ma +33% nel 2023 con una quota del 2,4% (Fiat è al 2,7% per capirci). Nella sfida “italiana” fra i marchi esclusivi, Ferrari ha doppiato Lamborghini: dall'inizio dell'anno sono state targati 1.405 bolidi con le insegne del Cavallino Rampante e 764 con quelle del Toro.