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TOKYO - Produzione globale record nel mese di novembre per Toyota - che a differenza degli altri costruttori auto giapponesi è riuscita a fronteggiare al meglio la crisi delle forniture dalla Cina, innescata dalla pandemia da Covid-19. La prima casa auto mondiale ha fatto segnare un aumento della produzione dell’1,5% a 833.100 veicoli: si tratta del quarto rialzo consecutivo su base mensile, con un progresso più marcato, pari al 5,9% sul mercato del Nord America, mentre in Cina la produzione è scesa dell’11,1%.
Diverso il discorso nell’insieme per le principali 8 case auto nipponiche, che registrano una flessione del 4,3% nel periodo di riferimento, a quota 2,1 milioni di vetture. Particolarmente penalizzata la Honda, a causa della chiusura temporanea del suo stabilimento nella provincia cinese di Wuhan, evidenziando un calo del 12,2% a 326.000 vetture. Ridimensionata anche la produzione di Nissan per il secondo mese di fila, a fronte dell’insufficienza di semiconduttori, con il 22,8% delle auto prodotte e quota 248.960. Le immatricolazioni a livello globale per le 8 case auto giapponesi, che comprendono anche i marchi Mazda, Mitsubishi e Suzuki, sono scese del 3,6% in novembre a 1,89 milioni di unità.