Grandland, Frontera, Mokka: Opel sfoggia un ecologico tris d’assi
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Un anniversario in piena transizione elettrica per Opel, che il prossimo anno festeggerà i 125 anni dalla nascita del marchio. All’appuntamento il costruttore di Rüsselsheim si presenta con una gamma dall’immagine completamente rinnovata, grazie all’arrivo dell’ultima identità di marca anche sulla Corsa. In occasione del restyling di metà carriera l’utilitaria adotta il frontale Opel Vizor, che abbiamo imparato a conoscere sugli altri modelli della Casa, e nella sua versione elettrica riceve un nuovo powertrain “long range”, con 156 cavalli di potenza e 400 chilometri di autonomia (che si aggiunge, senza sostituirlo, a quello da 136 cavalli e 350 chilometri di autonomia). Ma la principale novità per la Corsa arriverà nei prossimi mesi, con le inedite motorizzazioni mild hybrid a 48 volt, basate sul 1.2 tre cilindri a benzina. L’anno prossimo, inoltre, debutteranno le nuove generazioni di Grandland e Crossland, che per la prima volta saranno declinate anche in versione 100% elettrica. A confermarlo è il ceo di Opel, Florian Huettl, puntualizzando che dal 2024 tutti i modelli della Casa avranno almeno una motorizzazione a zero emissioni (un passo importante in vista del traguardo del 2028, quando Opel punta a vendere solo auto elettriche). La Grandland nascerà sulla piattaforma multienergia STLA Medium di Stellantis, fresca di debutto sulla Peugeot 3008.
Per la Crossland, pur in assenza di informazioni ufficiali, è facile prevedere l’adozione dell’architettura vista su Jeep Avenger e Fiat 600, e un look maggiormente da Suv rispetto alla generazione uscente.
Più avanti assisteremo al lancio di un inedito modello elettrico di segmento C, che rappresenterà l’ammiraglia di Opel e dovrebbe attingere a piene mani dalla concept Experimental, vista lo scorso settembre all’IAA Mobility di Monaco. In quest’occasione la Casa tedesca ha mostrato un prototipo di crossover che unisce il mondo dei Suv con quello delle berline e delle coupé, anticipando le caratteristiche delle future elettriche native di Opel: spazio interno da segmento superiore, grande attenzione ai sistemi di assistenza alla guida e design modellato dalle esigenze aerodinamiche, con linee taglienti e futuristiche. Nessuna concessione a tentazioni rètro, quindi, anche se non è escluso il possibile ritorno di nomi storici - in primis quello della Manta - per la futura ammiraglia, che dovrebbe essere realizzata nello stabilimento ex-Fca di Melfi, assieme alle controparti Lancia e DS.
Un tema caro al brand è anche quello della mobilità elettrica accessibile, come dimostra il quadriciclo Opel Rocks-e. Sotto questo aspetto la Casa punta a introdurre nei prossimi anni una vettura a batteria di segmento B con prezzo attorno ai 25.000 euro. Dovrebbe trattarsi, molto probabilmente, di uno dei due modelli che nasceranno sulla stessa architettura della nuova Citroën ë-C3 (l’altro modello potrebbe adottare il marchio Fiat), ma le tempistiche per il debutto non sono ancora delineate.