FE, test italiani per tre scuderie. La Abt Lola affiancherà un debuttante a Lucas di Grassi
Battaglia Jaguar-Porsche nelle monoposto elettriche: agli inglesi i titoli Costruttori e Team, ai tedeschi il Piloti
EPrix Londra, la penalità a da Costa cambia il verdetto finale e costa 10 punti alla Porsche: il primo Trofeo Costruttori va alla Jaguar
LONDRA – Vittoria con titolo per Nick Cassidy, che consegna l'alloro a squadre alla Envision, che impiega il powertrain Jaguar. Il noiosissimo ePrix di Londra, scattato un'ora e mezzo oltre l'orario previsto per via della pioggia (se fosse solo per ragioni di sicurezza non è chiaro perché con condizioni pressoché analoghe si possano svolgere e qualifiche), ha espresso gli ultimi verdetti. Considerati i risultati è molto probabile che non ci siano strascichi: sia la Porsche (per la piazza d'onore di Antonio Felix Da Costa sfumata sabato a causa di una penalità di 3 minuti) sia la Nio (il quinto posto di ieri di Sergio Sette Camara annullato dalla squalifica arrivata 15 ore dopo la gara) avrebbero poco da guadagnare anche in caso di (difficile) successo davanti al “tribunale” automobilistico internazionale.
Dopo che per gran parte della stagione chi partiva dalla pole non riusciva a vincere (la “maledizione” è stata infranta da Maximilian Günther con la Maserati Tipo Folgore a Jakarta), negli ultimi 4 ePrix, quelli di Roma e Londra, si è imposto il pilota che aveva contabilizzato la miglior qualifica (ieri, in realtà, Mitch Evans ha vinto con la Jaguar dopo aver ottenuto la pole, ma era partito dietro per via di una una penalità). Nella sfida neozelandese che valeva anche per l'alloro a squadre, Cassidy (quarto successo stagionale) ha preceduto Evans (i due sono sempre stati davanti con un vantaggio considerevole sul terzo) assicurando alla Envision il primo storico successo di un team cliente nel campionato riservato alle scuderie.
Il podio è stato completato dal neo campione del mondo Jake Dennis (Avalanche Andretti, con powertrain Porsche), che per l'undicesima volta è salito sul palco d'onore. Con i suoi punti (229 in tutto) ha anche consentito al proprio team di scavalcare la Tag Heuer Porsche e di piazzarsi terza, alle spalle della Jaguar Tcs, seconda. Nella Top 10 di giornata sono finiti nell'ordine anche Norman Nato, che ha regalato nuove soddisfazioni alla Nissan guidata al muretto dall'italiano Tommaso Volpe protagonista della “rivoluzione” ai box, Stoffel Vandoorne (Ds Penske, che non è apparso mai in grado di difendere il titolo mondiale conquistato nel 2022), Sébastien Buemi (Envision), Sam Bird (Jaguar Tcs), Nico Müller (Abt Cupra), Dan Ticktum (Nio 333) e Pascal Wehrlein (Tag Heuer Porsche), che ha corso una gara nella quale ha rigenerato molta energia, risultata poi inutile ai fini della possibile rimonta.
Partito con tutte le precauzioni del caso, l'ePrix si è consumato senza emozioni (a parte, forse, i brividi del pubblico intirizzito e costretto ad attendere sotto la pioggia battente) e per effetto dei giri percorsi dietro la safety car Porsche Taycan è stato prolungato di 4 tornate (38 in totale), troppo poche per fare la differenza fra le batterie. Alle spalle del nuovo campione del mondo Dennis, il vice è Cassidy (199), grazie non solo alla vittoria, ma anche ai 3 punti della pole “scippata” a Evans (terzo) per soli 10 millesimi. Wehrlein ha chiuso quarto (149). In trila cifra anche i senatori Jean Eric Vergne (Ds Penske), 107, Buemi, che ha incamerato un terzo dei suoi punti nelle ultime tre gare (105), e Günther (101). Con 304 punti la Envision ha preceduto di 12 lunghezze la Jaguar Tcs e addirittura di 52 la Avalanche Andretti (due scuderie clienti sul podio) e di 60 la Tag Heuer Porsche, che fra Roma e Londra ha raccolto la miseria di 11 punti. Adesso scatta il “mercato dell'abitacolo” in attesa che la Formula E diffonda il calendario per la prossima stagione, i cui test ufficiali sono in programma a Valencia a fine ottobre.