Wrc, le mani di Neuville (Hyundai) sul mondiale rally. L'impiego part time di Rovanperä e Ogier (Toyota) ha facilitato l'impresa
Rally Cile, Toyota vince ancora con Rovanperä. Sul podio Evans e Tänak. Neuville (Hyundai) sempre leader in classifica
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JABLANOVEC – Primo, ma insoddisfatto. Thierry Neuville (Hyundai i20 N) ha vinto quattro delle 8 cronometrate del Rally di Croazia, la quarta tappa del mondiale 2024 di specialità cominciata oggi e la prima che si disputa interamente sull'asfalto, e ha chiuso al comando la giornata inaugurale. Il belga è stato al comando della corsa nei primi 6 stage, ha ceduto la testa della corsa solo dopo la settima e se l'è ripresa nell'ultima, seppur con lo stesso tempo di Elfyn Evans (Toyota Gr Yaris).
«Ho fatto quello che ho potuto: non una gran giornata», ha commentato Neuville all'arrivo. Il suo disappunto riguarda verosimilmente la foratura nella Ss6 che gli è costata 10'': «È qualcosa che non puoi evitare. So che posso andare più veloce, ma non mi fido», ha precisato. I primi tre della generale provvisoria sono racchiusi in meno di 7 secondi: il terzo, che è Sébastien Ogier, anche lui in forza alla scuderia giapponese, è a 6,6'' dai due battistrada. «Domani sarà un rally diverso: molto più lento e scivoloso», ha già anticipato l'otto volte iridato che conta di risalire in classifica.
Con la seconda Hyundai i20 N, Ott Tänak è quarto, ma è già attardato rispetto ai piloti che occupano il podio virtuale: viaggia a 34,5'' dalla terza piazza. Il suo vantaggio sul quinto, il transalpino della M-Sport Adrien Fourmaux al volante della Ford Puma, è inferiore ai 12''. Poi, 45 secondi più indietro, il giapponese del Toyota Gazoo Racing Takamoto Katusta, che in questa stagione ha un contratto per tutti i rally e il compito di conquistare punti soprattutto per la graduatoria a squadre.
Completano il quadro dei piloti della classe regina con le auto ibride Andreas Mikkelsen (Hyundai) e Grégoire Munster (Ford). Il norvegese ha già un ritardo di quasi 2 minuti e 40 secondi da Neuville e Evans e ha ammesso un grosso errore nel primo stage (50''), ma ha regolarmente rimediato ritardi in doppia cifra (sempre tra i 10 e i 20 secondi) anche nelle cronometrate successive. Il belga con licenza lussemburghese è a mezzo minuto dallo scandinavo e praticamente uno dei tre minuti che lo separano dalla vetta anche lui lo ha accumulato nella prova di apertura: solo in due occasioni è riuscito a precedere Mikkelsen al traguardo. Nel Wrc2 è al comando (nono assoluto) il russo che sventola il vessillo bulgaro Nikolay Gryazin e che guida una Citroen C3. Sabato si corrono 8 cronometrate per complessivi 109 chilometri contro il tempo.