Renault, la tecnologia affascinante. Svelata la “4” che si affianca alla “5”: come far rivivere la tradizione con la mobilità elettrica
Renault, la tecnologia affascinante. Svelata la “4” che si affianca alla “5”: come far rivivere la tradizione con la mobilità elettrica
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BRISTOL – «È l'inizio di una nuova era. Oggi celebriamo il primo dei modelli del nostro “Dream Garage” (il garage dei sogni, ndr.)», dice Antonino Labate, nuovo responsabile Sales, Marekting e Customer Experience di Alpine. La Alpine A290_β «farà sognare i veri car lovers (gli amanti dell'auto, ndr.)», insiste il manager italiano che ricostituisce così il sodalizio con Luca de Meo, l'attuale Ceo del gruppo Renault con il quale aveva collaborato sia in Abarth sia in Cupra. Per Labate il modello è una “hot hatch”.
La showcar anticipata a Bristol (scelta perché il famoso aereo supersonico Concorde veniva fabbricato qui) dal marchio alto di gamma di Renault è destinata ad andare in produzione l'anno prossimo, quando comincerà anche la commercializzazione, verosimilmente dopo la Renault R5 elettrica con la quale condivide la piattaforma. Nella propria nota ufficiale il marchio di Dieppe precisa infatti che ingegneri e piloti si sono concentrati su “sviluppi specifici (telaio, collegamenti al suolo, gestione della coppia, ecc.)”. Le dimensioni, almeno in versione prototipo, differiscono di 13 centimetri: la Alpine raggiunge i 4.05 metri di lunghezza (1,85 di larghezza e 1,48 di altezza) contro il 3,92 della R5. Il modello è la «visione della sportività elettrica per la vita quotidiana».
Pur esibendo elementi che preannunciano la vettura di serie (tipo la firma luminosa a doppia “X” al frontale), la Alpine A290_β vista nel Regno Unito sarà diversa da quella che verrà fabbricata nel sito francese del gruppo Renault di Douai destinato alle elettriche. Di sicuro non avrà la configurazione dell'abitacolo a tre posti con il guidatore piazzato centralmente e quasi certamente non disporrà di vistosi dettagli estetici e aerodinamici che identificano la show car. Il concept è caratterizzato da una sigla che con il “2” spiega a quale segmento appartiene (il B), con il “90” la gamma lifestyle del domani e con la “beta” la fase di sviluppo in cui si trova: non ancora quella definitiva, ma intemedia.
In teoria potrebbe avere due motori all'anteriore (si parla di torque vectoring) – soluzione che avrebbe indubbiamente un senso per distinguerla chiaramente anche dal punto di vista dinamico dalla R5 – ma le indiscrezioni dicono che dovrebbe debuttare con uno soltanto. Dal punto di vista delle performance, la versione di serie della A290_β dovrebbe distinguersi parecchio: la Michelin ha sviluppato pneumatici anticipati ad “alte prestazioni”, da 19'' che devono “garantire prestazioni, agilità e controllo ottimale in ogni circostanza”. Non a caso anche lo stesso impianto frenante avrà caratteristiche importanti: sarà mutuato dalla Alpine A110 e griffato dall'italiana Brembo, a 4 pistoncini. Alpine assicura una “messa a punto estrema per conferire all’auto un comportamento al tempo stesso divertente ed efficiente”.
Potenza, accelerazione, velocità massima, peso, capacità della batteria, trazione o autonomia sono informazioni che il costruttore ha deciso di custodire ancora gelosamente. Il concept “Beta” è uno dei tre modelli della prossimo “Dream Garage” (la definizione è di Alpine) di cui fanno parte anche un crossover Gt e un'auto che prenderà il posto dell'attuale A110 che arriveranno entro il 2027.