ROMA – Una società, una tessera, una forma di noleggio. La scelta di car2go di consentire ai propri clienti di "prendere in prestito" un veicolo anche all'estero senza ulteriori adempimenti burocratici sta riscuotendo successo. Nel primo trimestre di quest'anno il car sharing free-floating dei clienti fuori dai paesi di residenza della società tedesca è cresciuto dell'80%.
«Che sia per una vacanza o per un viaggio d’affari, chiunque visiti nuove città ritrova in car2go un mezzo di trasporto familiare pratico e flessibile. I nostri clienti si sentono parte di una comunità internazionale che ama condividere l’auto anche oltre i confini della propria nazione», ha osservato Olivier Reppert, Ceo di car2go, una controllata di Daimler.
L'interesse verso il roaming del carsharing è destinato a crescere, anche perché il servizio è attivo in 26 città che includono importanti mete per i viaggiatori che si spostano per affari e per vacanza. Car2go ha contabilizzato 33.000 viaggi transnazionali tra gennaio e marzo, più della metà dei quali hanno riguardato la Germania. Gli stessi clienti tedeschi della società hanno fatto ricorso al carsharing all'estero soprattutto in Italia, Spagna, Paesi Bassi e Austria.
Nel mondo car2go conta 2,4 milioni di clienti. Offre i suoi servizi in 14 città del Vecchio Continente, incluse le italiana Milano, Roma, Torino e Firenze, 11 nel Nord America ed una in Asia, la megalopoli cinese Chonqging che nel giro di un anno è già diventata la location con il maggior numero di iscritti. Il car sharing in roaming dovrebbe venire esteso in futuro anche al Nord America, almeno così era stato reso noto al momento dell'annuncio dell'operazione.