La Volkswagen ID.5 in versione Gtx

C'è anche la Gtx, Volkswagen ID.5 mostra i muscoli. Ha 299 cv e 460 Nm di coppia

di Giampiero Bottino
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Gtx, la declinazione più brillante e avventurosa della Volkswagen ID.5. Merito del secondo motore da 109 cv integrato nell’asse anteriore, responsabile della trazione integrale che consente di affrontare con disinvoltura i terreni problematici, ma anche del surplus di prestazioni dovuto ai 299 cv e ai 460 Nm di coppia erogati complessivamente (contro i 204 cv e i 310 Nm della versione a due ruote motrici) che determinano una velocità massima di 180 km orari (20 in più) e un tempo di 6,3 secondi per raggiungere i 100 km all’ora partendo da fermo.

Un valore che non sarà quello di una sportiva estrema (cosa che la ID.5 Gtx non è né pretende di essere), ma più che sufficiente per soddisfare gli amanti della guida brillante e per smentire i pregiudizi di chi ritiene la guida elettrica inevitabilmente noiosa. Ne abbiamo avuto conferma nel test tra le colline del Veronese, lungo un percorso articolato e nervoso che ha consentito di apprezzare il comportamento equilibrato, l’eccellente tenuta di strada e la prontezza nel rispondere alle sollecitazioni dell’acceleratore. 

Il tutto in un abitacolo accogliente e spazioso, dotato di tutti i più recenti dispositivi tecnologici al servizio della navigazione, dell’assistenza alla guida e della connettività che trovano l’espressione più immediata nei due display, quello compatto (5,3 pollici) del quadro strumenti digitale e quello flottante da 12 pollici del sistema di infotainment che svetta al centro della plancia.

Certamente le prestazioni più elevate e il conseguente consumo energetico hanno un prezzo, per quanto contenuto, che si traduce nell’autonomia: secondo lo standard di prova Wltp quella della ID.5 “sportiva” è di 490 km rispetto ai 520 di cui è accreditata la versione a due ruote motrici.

A giustificare la differenza di un listino che parte da 58.700 euro (5.800 in più della Pro Perfomance) concorrono non solo le prestazioni e le connotazioni estetiche specifiche, ma anche le dotazioni. Per esempio sono di serie, tra l’altro, i fari anteriori Led Matrix e quelli posteriori a Led con grafica 3D e indicatori di direzione dinamici, i cerchi da 20” e la possibilità di “coccolare” i passeggeri scegliendo tra 30 diverse colorazioni dell’illuminazione ambientale contro le 10 della “sorella minore”. Un gadget forse superfluo per i gusti europei, ma sicuramente proficuo sui ricchi mercati emergenti che oggi rappresentano l’obiettivo prioritario di ogni costruttore. 

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Martedì 23 Agosto 2022 - Ultimo aggiornamento: 25-08-2022 20:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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