Kona Electric

Kona Electric, il Suv a batteria di Hyundai punta sul comfort alla guida. Design distintivo e tecnologia fruibile gli altri must

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E' un viaggio all'insegna del comfort e della “morbidezza” in ogni situazione, quello che è possibile intraprendere con la versione elettrica di Hyundai Kona. Sul fronte del design esterno, per la Kona con la spina, la parola d'ordine è “particolare”, ovvero non passa inosservato per i segni distintivi ed è destinato a generare due reazioni: o ti piace oppure non ti piace, senza tante vie di mezzo. A spiccare su tutto sono le due strisce LED, anteriore e posteriore, che donano a Kona un aspetto proiettato nel futuro. Numeri alla mano, le misure di Kona Electric parlano di 4,35 metri di lunghezza, 1,83 di larghezza e 1,57 di altezza. Poche sono le differenze della versione elettrica rispetto alle altre motorizzazioni disponibili. Tra queste, c'è ovviamente lo sportellino per la ricarica, posizionata direttamente sul paraurti anteriore, a tutto vantaggio delle manovre di parcheggio davanti alla colonnina per la ricarica. Una volta seduti dietro al volante, il colpo d'occhio è per una strumentazione digitale ben leggibile. Tante sono le trovate intelligenti, a cominciare dai tasti personalizzabili con le 'scorciatoie' alle funzioni preferite e il monitoraggio dell'angolo cieco che mostra sul quadro strumenti digitale le immagini delle telecamere di destra o di sinistra quanto si azionano le frecce.

Fin dai primi metri, la caratteristica che più emerge alla guida di Kona Electric è quella del comfort e della 'morbidezza' di crociera, coordinata da un pomello girevole dietro al volante per mettere la marcia avanti, la retro o bloccare l'auto in posizione di parcheggio. La risposta dei motori elettrici, tuttavia, è sempre pronta con una progressione perfettamente lineare. Nell'abitacolo di Kona Electric tutto parla il gergo dell'essenzialità, anzi della concretezza, che però è funzionale e senza troppi fronzoli. Un esempio pratico è quello del bracciolo, aperto sul davanti e modulabile attraverso un vassoietto e un separatore in plastica amovibili. Con un tasto è possibile far scattare i portabicchieri a scomparsa. Se invece serve più spazio nella vaschetta, si possono richiudere. Lo spazio a disposizione dei passeggeri è più che generoso e ben si combina con il bagagliaio la cui capacità va da 466 a 1.300 litri. Per i cavi di ricarica c'è un comodo vano sotto al cofano anteriore (altrimenti detto frunk), della capacità di 27 litri. Il vano di carico posteriore è anche diviso in due da un pratico doppiofondo. Se la dotazione di sistemi di assistenza alla guida era già ricca ed efficace sulla versione ibrida di Kona, il passaggio all'elettrico ha permesso di aggiungere l'anti collisione con intervento attivo sul volante ed il cambio di corsia automatico.

La frenata rigenerativa è settabile su 4 livelli. Non manca nemmeno la modalità iPedal, che massimizza la rigenerazione e permette di guidare quasi senza usare il freno, quindi con un piede solo. Negli spostamenti urbani, una volta fatta l'abitudine, difficile farne a meno. Hyundai propone Kona elettrica in 2 versioni, ovvero una con motore da 160kW e batteria da 65kWh (la protagonista della nostra prova) e una con batteria da 48kWh e 114kW di potenza. Il listino di Kona elettrica parte dai 42.000 euro della versione base con batteria più piccola e motore meno potente, per arrivare ai 49.000 della versione più potente.

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Martedì 4 Giugno 2024 - Ultimo aggiornamento: 14:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA