La Toyota Yaris restyling di quarta generazione è diversa esternamente solo nei dettagli da quella che ha debuttato nel 2020. Più sostanziali le novità per la tecnologia di bordo, la sicurezza e il sistema ibrido.

Toyota Yaris, stessa forma e più sostanza per il piccolo genio, ancora più potente, sicuro e tecnologico

di Nicola Desiderio
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SITGES – La Toyota Yaris di quarta generazione si aggiorna a metà del proprio ciclo di vita per rafforzare il suo ruolo sul mercato che l’hanno portata a superare i 10 milioni di unità prodotte e ad essere ancora protagonista del nostro mercato dove storicamente ha incontrato le preferenze di oltre un milioni di clienti e ancora oggi è la seconda auto full-hybrid più venduta dopo la sorella Yaris Cross. E a proposito di ibrido, la Yaris lo ha introdotto nel 2012, prima nella sua categoria, è la Toyota più piccola ad offrirlo e riguarda 8 su 10 Yaris vendute da noi.

Trattasi dunque di un modello che ha messo d’accordo mercato e critica – è una delle poche automobili ad avere vinto per due volte il premio “Auto dell’Anno” – che aveva bisogno di pochi ritocchi, visto il suo successo e la bontà delle sue caratteristiche di base, tra le quale uno stile che è piaciuto ed è rimasto praticamente identico. Ci sono modifiche di dettaglio sui gruppi ottici, su calandra e paraurti, nuovi cerchi e nuove tinte, tra cui un vivace Blu Nettuno e un accattivante Dynamic Grey riservato all’allestimento GR Sport. Quel che conta è che la Yaris rimane quella che siamo abituati a vedere dal 2020.

Più pesante è stata la mano per l’abitacolo, non tanto per i materiali ed i colori, quanto per il grado di tecnologia applicato. La strumentazione ha tre livelli di digitalizzazione (con display da 4,2” o 7” con strumenti analogici o “full” da 12,3”, anche con head-up display) e il sistema infotelematico può ora contare su schermi ad alta definizione da 9” o 10,5” con Apple Carplay e Android Auto wireless e la navigazione in cloud (con 4 anni di abbonamento compresi). Notevolmente cresciuta la possibilità di personalizzazione: si possono scegliere 12 diverse configurazioni e anche per la strumentazione l’alternativa è tra quattro temi e diversi tipi di informazioni da visualizzare. La ricarica è con due prese USB-C o a induzione.

Altra novità è la possibilità di interagire in remoto con la vettura e di poter trasformare fino a 5 smartphone nella chiave della vettura. In optional, all’interno di pacchetti, si possono avere anche i sedili con regolazione elettrica del supporto e riscaldabili, così come il volante, il sistema audio JBL e il tetto panoramico. I numerosi dispositivi di sicurezza già presenti sono stati ulteriormente potenziati grazie a un radar e ad una telecamera di nuovo tipo. Il pre-collision system, ad esempio, ora riconosce anche i motociclisti oltre ai veicoli, ai pedoni e ai ciclisti. Le novità principali sono il soppressore di accelerazione, che impedisce al guidatore stesso di accelerare se c’è rischio di incidente, e L’Emergency Driving Stop System che, nel caso di malore o colpo di sonno del guidatore, arresta automaticamente la vettura in sicurezza.

Oltre a questo, cresce l’interazione tra i sistemi di assistenza e la navigazione satellitare. La Yaris infatti rallenta automaticamente in prossimità di rotonde ed incroci aiutando persino le manovre di sterzata, regola la velocità in base ai limiti mentre il mantenimento automatico della corsia e il cruise control adattivo hanno una logica più sofisticata e che permette di gestire più tipi di situazioni – ad esempio fa accelerare la vettura quando si mette la freccia per il sorpasso e la fa rallentare quando una vettura di fronte sta cambiando corsia – e di avere un’interazione più fluida ed interattiva con il guidatore. Anche qui arriva l’allerta per evitare di aprire le portiere quando un veicolo si sta avvicinando da dietro. Ulteriore nota di merito è la possibilità di poter aggiornare, e dunque migliorare nel tempo, questi dispositivi over-the-air.

Le altre novità di peso sono invece sotto il cofano. Accanto infatti al noto sistema “full hybrid” da 116 cv, ne arriva un altro da 130 cv. La base è sempre il 3 cilindri 1.5 a ciclo Atkinson con doppio variatore di fase (elettrico sul lato aspirazione), ma la parte elettrica è di quinta generazione ed è derivata da quella utilizzata già su Prius, Corolla, Corolla Cross e C-HR. Il motogeneratore elettrico ha 62 kW (+5%) e 185 Nm (+30%), nuova è l’elettronica di potenza e nuova è la trasmissione a rotismo epicicloidale che permette di avere sempre in presa, senza frizioni, il 3 cilindri, il motore elettrico di trazione e il generatore fungendo anche da cambio a variazione continua. Identica per entrambe la batteria al litio da 0,76 kWh. Con questo sistema la Yaris ha il 12% di potenza in più, accelera da 0 a 100 km/h in 9,2 s. (-0,5 s) e consuma 4,2-4,3 l/100 km pari 95-96 g/km di CO2, dunque il 4-9% in più.

Alcune modifiche hanno interessato l’assetto, tra cui i supporti che collegano alla scocca le molle e gli ammortizzatori, quest’ultimi ora dotati di doppia valvola. Rivisto anche il software del servosterzo. Ancora più certosino il lavoro compiuto sulla GR Sport, caratterizzata all’esterno più che in passato – come merita un’auto che ha vinto 5 titoli WEC per Piloti e 4 per Costruttori – e che all’interno conta su sedili, volante, pedaliera, materiali e colori diversi, anche per la strumentazione. I tecnici l’hanno inoltre dotata di un assetto impercettibilmente più basso (2-3 mm), cerchi da 18”, molle più dure, ammortizzatori più smorzati, attacchi più robusti e hanno persino rinforzato la scocca in corrispondenza del tunnel. Specifica la messa a punto della servoassistenza per lo sterzo, dotato di più carico nella modalità di guida normale.

Abbiamo guidato la Yaris rinnovata tra le strade che portano da Sitges, poco più a Sud di Barcellona, e l’entroterra della Catalogna su percorsi alquanto vari dove la piccola giapponese non solo ha confermato le sue doti, ma anche evidenziato tutte le modifiche apportate. Piace la posizione di guida, quasi da sportiva e la generale sensazione di compattezza data dalle dimensioni più contenute rispetto alle concorrenti (3,94 metri di lunghezza, almeno 10 cm meno delle migliori concorrenti). Questo significa avere meno spazio ed accessibilità per chi deve sedersi dietro e per i bagagli (286 litri), ma si guadagna in maneggevolezza, facilità di parcheggio e in piacere di guida. In questo la Yaris ha poche rivali. Ora è ancora più precisa e rotonda, più omogenea sulle sconnessioni, ma ancora più piatta quando la si vuole impegnare su un percorso ricco di curve o si frena con maggiore energia.

In queste situazioni è ancora più divertente la GR Sport, ancora più affilata e rapida nei cambi di direzione. Peccato che guidando sportivamente emerga quell’effetto scooter del sistema ibrido che, seppure mitigato nel tempo, c’è sempre, ma è comunque un incentivo a cercare le traiettorie migliori per non attaccarsi troppo all’acceleratore in uscita. Davvero rimarchevole poi il miglioramento dei dispositivi di assistenza alla guida, non solo nella puntualità e nel saper individuare un maggior numero di situazioni critiche, ma anche nella gradualità di intervento. E questo sulle strade aperte così come nei tratti ricchi di curve e in città: in questi frangenti sulla Yaris basta davvero tenere il volante e poco più, per il resto fa da sola e, in ogni caso, facilita la vita di chi la guida. La potenza superiore si sente particolarmente in autostrada e quando serve maggiore reattività, Si avverte maggiormente la parte elettrica del powertrain, ma anche una sonorità più marcata del 3 cilindri.

Rimarchevole l’efficienza. Guidando in città, l’indicatore del tempo di marcia in elettrico oscilla intorno al 75%, su un percorso misto si mantiene sempre sopra il 50%. Se guidata normalmente, in media si possono percorrere senza sforzo 23-25 km/litro e, concedendosi qualche licenza con l’acceleratore, è difficile fare meno di 20 km con un litro di benzina. Il listino: la Toyota ha deciso di offrire gli allestimenti Active e Trend con il motore da 116 cv e le più ricche Lounge, Premiere (allestimento di lancio che durerà un anno) e GR Sport con il nuovo da 130 cv (che riguarderà il 30% delle vendite). Si parte da 24.550 euro, 2mila euro in più per la Trend che sarà l’allestimento di volume. La buona notizia è che, in attesa dei nuovi incentivi statali, Toyota offre 5.500 euro di sconto in caso di rottamazione e 3.750 euro se non si ha un usato vecchio da rendere.

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Venerdì 9 Febbraio 2024 - Ultimo aggiornamento: 19:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA