La Audi Rs Q e-tron E2 al Rallye Maroc

Audi al Rallye Maroc fuori classifica, ma al traguardo con i tre buggy elettrici. Peterhansel: «La migliore preparazione è correre»

di Mattia Eccheli
  • condividi l'articolo

AGADIR - «Abbiamo ancora ampi margini di miglioramento e soluzioni tecniche da affinare», così Sven Quandt, Managing Director del team Q Motorsport che gestisce i prototipi Audi Rs Q e-tron del progetto Dakar, al termine del Rallye Maroc, al quale seppur fuori classifica hanno preso parte i tre equipaggi della casa dei Quattro Anelli. La gara magrebina è stata sfruttata come test in vista del rally raid saudita in calendario il prossimo gennaio ed al quale Audi partecipa per la seconda volta con i buggy elettrici ad autonomia estesa.

«Sono certo che a gennaio potremo contare su una vettura estremamente competitiva», ha aggiunto Quandt. I tre equipaggi della scuderia tedesca sono arrivati regolarmente al traguardo dopo i 2.300 chilometri marocchini. Salvo imprevisti, la composizione della spedizione è la stessa della Dakar: Mattias Ekström navigato da Emil Bergkvist, Stéphane Peterhansel, “il signore delle dune” (14 successi nella prova più dura al mondo, sei in moto e otto in auto) con Edouard Boulanger e Carlos Sainz con Lucas Cruz quale co-pilota.

Le Audi Rs Q e-tron E2 comparivano nella graduatoria “open” del Rallye Maroc, che è stato archiviato dopo 5 tappe il 6 ottobre, perché già omologate per la prossima stagione. «Anche se non siamo ufficialmente in classifica, ogni singolo chilometro del rally si è rivelato prezioso per lo sviluppo delle Audi Rs Q e-tron E2», ha sintetizzato Rolf Michl, Amministratore Delegato di Audi Sport GmbH e Responsabile delle attività sportive internazionali del marchio. «La gara è e rimane la migliore preparazione alla gara», ha aggiunto Peterhansel. «L'equilibrio e la reattività dell'auto sono perfettamente in linea con quanto auspicavo», ha precisato.

La scuderia della casa di Ingolstadt ha presentato un bilancio positivo malgrado ripetute forature, il caldo intenso, la scarsa visibilità in talune situazioni (l'effetto combinato della luce e della polvere sollevata da altri veicoli) ed errori di navigazione che hanno complicato la vita agli equipaggi. «Anche se a volte ci siamo persi e abbiamo forato con discreta frequenza, la notizia più importante è che la vettura funziona a meraviglia», ha confessato Sainz, che la Dakar l'ha già vinta tre volte. Durante il Rallye, Audi non ha registrato né guasti meccanici né cedimenti delle vetture.

Sollevata dalla responsabilità di competere, la scuderia si è concentrata su altri aspetti, con «obiettivi quotidiani specifici e differenziati», come ha chiarito Uwe Breuling, Responsabile Veicoli Speciali Audi Sport. La quarta tappa, ad esempio, è servita quale simulazione di una tappa marathon, tra l'altro senza possibilità di assistenza tecnica. La squadra ha anche raccolto dati strategici sullo stato di carica della batteria in condizioni di stress estremo e per affinare ulteriormente il software di gestione dell’auto in vista della Dakar 2023.

  • condividi l'articolo
Lunedì 10 Ottobre 2022 - Ultimo aggiornamento: 07-12-2022 19:02 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti