GINEVRA - Dal prossimo anno l’italiana Brembo entrerà nella Formula E come fornitore unico di impianti frenanti, della cui progettazione e produzione è tra le aziende leader a livello internazionale sia per le auto da competizione sia nella produzione di serie. L’annuncio della nuova iniziativa è stato dato questa mattina dal presidente della società lombarda, Alberto Bombassei, al Salone di Ginevra, nel corso della prima delle due giornate dedicate alla stampa. Brembo è stata scelta dalla Spark Racing Technology (SRT), incaricata di realizzare i telai delle monoposto elettriche in gara per i Campionati FIA dei prossimi tre anni, dalla stagione 2018/2019 sino a quella 2020/2021.
Questa prestigiosa collaborazione permetterà agli ingegneri del gruppo italiano di approfondire la propria esperienza nella realizzazione e nella messa a punto di sistemi frenanti per vetture a zero emissioni, con interessanti possibili ricadute per il mercato delle macchine di serie, dove si registra un’offerta crescente di modelli. Oggi Brembo è fornitore dei più prestigiosi Costruttori di autovetture, motocicli e veicoli commerciali: il gruppo omonimo di cui fa parte impiega, a vario titolo, oltre 9.800 persone, è impegnato in 15 Paesi di 3 continenti, con 25 stabilimenti e siti commerciali, è proprietario dei marchi Breco, AP, Bybre, Marchesini e opera anche attraverso il marchio AP Racing.
Oltre ai sistemi frenanti ad alte prestazioni, il suo portfolio include, tra gli altri, frizioni e altri componenti per il settore racing. Nel 2016 (dati diffusi il 31/12/2017) ha registrato un fatturato di 2.463,6 milioni di euro. A livello sportivo conta oltre 300 campionati mondiali vinti sino a oggi. Nell’annunciare l’entrata nel Mondiale di Formula E, Bombassei ha dichiarato: «Sono particolarmente soddisfatto di questo successo, perché rappresenta il coronamento del forte impegno tecnologico che tutta la Brembo, e in particolare i team Racing e R&D, ha dedicato allo studio e alla realizzazione dell’impianto scelto da SRT, che voglio ringraziare per la fiducia a noi accordata».