La Porsche Mission E

Porsche Mission E, il gioiello del futuro tutto green con prestazioni mozzafiato

di Nicola Desiderio
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LOS ANGELES - Secondo Porsche la sportiva del futuro è elettrica. Lo dimostra la Mission E, concept di coupé 4 porte lunga 4,85 metri spinta da due motori da 220 kW l’uno alimentati da una batteria alloggiata nel fondo dell’auto che può essere ricaricata anche ad induzione. La trazione è integrale, le prestazioni mozzafiato (0-100 km/h in 3,5 secondi). Diventerà un modello di serie entro il 2020 .

La massima espressione di Porsche dei nostri tempi è la 918 Spyder, un mostro ibrido-plug in da 893 cv grazie alla collaborazione tra il V8 4,6 e i due motori elettrici (uno anteriore e l’altro posteriore). Raggiunge 345 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 2,6 s., ma è in grado di chiudere la stessa prova in elettrico in 6,2 secondi, raggiungere 150 km/h e percorrere 29 km.

La Porsche ha sempre trovato l’America negli Usa. Una Porsche venduta su 4 infatti è targata nel paese dello zio Sam e la California da sola, sarebbe il quinto mercato al mondo e assorbe un terzo dell’intera produzione della 911, ovvero il caposaldo storico del costruttore ed erede del primo modello, la 356. La casa di Zuffenhausen è presente dall’altra parte dell’Atlantico da 66 anni e il Porsche Club of America ha da poco compiuto 60 anni e ha ben 115mila membri.

Il mito Porsche è cominciato sulle piste. La prima affermazione risale al 1948 in Austria, nel 1970 il primo trionfo assoluto alla 24 Ore di Le Mans poi in altre 17 occasioni, le ultime due nel 2015 e nel 2016. Porsche ha anche vinto la Targa Florio, la Carrera Panamericana, la Parigi-Dakar, il Rally dei Faraoni, la Pikes Peak, la 12 Ore di Sebring e la 24 Ore di Daytona inoltre come fornitore di motori in Formula 1 per la McLaren ha conquistato 2 titoli costruttori e 3 per piloti.
 

 

 

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Domenica 23 Aprile 2017 - Ultimo aggiornamento: 17:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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