ontemporaneamente all’introduzione della Range Rover più prestazionale e potente di tutti i tempi, è stata rinnovata l’intera gamma della versione Sport. Arrivano miglioramenti notevoli, sia dal punto di vista meccanico, sia da quello elettronico e dell’infotainment con l’introduzione del sistema Pivi Pro4. L’accesso al listino della prestigiosa ammiraglia parte da meno di 100 mila euro e si possono avere versioni turbodiesel mild hybrid (MHEV) e benzina plug-in (PHEV), tutte equipaggiate per quando riguarda la parte termica con il 6 cilindri in linea 3.0 della famiglia modulare “Ingenium”. L’elettrificazione si fa più spinta e al vertice dell’offerta ci sono le due PHEV che ora consentono nell’utilizzo quotidiano di viaggiare solo in elettrico perché l’autonomia ad emissioni zero arriva ad oltre 120 km nonostante il peso a vuoto s’avvicini a tre tonnellate.
Oltre all’efficienza del sistema ad elettroni, gran parte del merito va all’accumulatore in grado di immagazzinare ben 38,2 kWh di energia pulita, una quantità che hanno a disposizione molte vetture esclusivamente full electric (magari più piccole...). Le plug-in ricevono una bella iniezione di potenza e cambiano pure definizione. La P510e diventa P550e (aumenta la cavalleria), stessa cosa fa la proposta più accessibile ora diventata P460e. La variante più performante, con il motore a combustione e quello a batterie (eroga ben 160 kW), mette sul tavolo 550 cavalli (la SV 8 cilindri ne sviluppa 635) e addirittura 800 Nm di coppia massima che sono superiori ai 750 della corsaiola SV.
Una spinta del genere consente di accelerare da 0 a 100 in soli 4,9 secondi benché la finalità prima sia quella di rispettare l’ambiente. Questa Range Sport (la P550e) dà una dimostrazione lampante di cosa sono in grado di fare le compatte power unit ad elettroni. Utilizzando solo quest’ultima, la regina è capace di arrivare a 100 all’ora partendo da fermo in appena 5 secondi, solo un decimo in più rispetto a quando pompano anche i sei cilindri ciascuno di mezzo litro di cilindrata. Sembra incredibile, ma è vero. La P460e, con 460 cv e 660 Nm di coppia, fa lo 0-100 in 5,5 secondi, recuperando in parte la spinta inferiore con una maggior leggerezza (quasi un quintale in meno, 2.735 kg contro 2.810). Entrambe le versioni possono pesare a pieno carico 50 kg meno di 35 quintali. Le emissioni di CO2 sono di 15 grammi al chilometro.
Per chi ancora preferisce il diesel, ottimo motore ma senz’altro con poco futuro, la scelta è molto ampia anche se ottenuta con la stessa architettura di base di 6 cilindri in linea, 4 valvole per cilindro di 2.997 cc. Tutti e tre sono MHEV. Il D250 da 249 cv, il D300 e il D350, con la sigla che indica sempre i cavalli. In questo caso il veicolo è più leggero (si parte da 2.390 kg). Buone le prestazioni, eccellenti i consumi, non più inscalfibile la reputazione. Il display centrale flottante, che comanda quasi tutte le funzioni dell’auto (l’80% viene eseguito con massimo due soli tocchi), è chiaramente touchscreen da 13,1 pollici.