È il veicolo più originale e impressionante mai messo in vendita da Tesla. A fine novembre, l’anno scorso, con il tradizionale ritardo sulla tabella di marcia, Elon Musk in persona ha avviato le consegne del poderoso Cybertruck, il pick up più avveniristico, prestazionale e tecnologico mai apparso sul mercato. Un carrarmato del genere, da noi, in Europa, è quasi fuori luogo. Di mezzi col cassoncino lunghi quasi 6 metri sulle strade del vecchio continente ne girano come mosche bianche. E, sinceramente, in pochi ne sentono la mancanza. Diverso è il discorso se si attraversa l’Oceano. Il Nord America, infatti, è la patria dei bisonti d’asfalto che adorano scorazzare anche in off road, trasportando di tutto dappertutto.
Dalle balle di fieno ai manzi dei cow boy, fino ai marchingegni più tecnologici della culla dell’innovazione. In sintesi, è mezzo secolo che il veicolo più venduto negli States (auto comprese) è un esemplare di questa razza, il Ford Serie F prodotto in quasi un milione di esemplari l’anno che la casa di Dearborn si è sbrigata a proporre anche in versione “full electric” chiamata “Lightning”. Musk, che ha trasferito quartier generale e fabbrica di riferimento proprio in Texas tana degli yankee, non poteva certo trascurare questo filone e ha affrontato l’argomento in modo tutto suo. Per sorprendere anche chi non è interessato. Dopo che i primi esemplari inviati negli showroom hanno scosso gli Usa, Tesla ha pensato bene di spedirne un contingente in Europa. Non certo per consegnare il gioiello d’acciaio ai clienti, ma par far vedere cosa sono capaci di fare gli ingegneri dell’azienda.
La corrida, manco a dirlo, è stata battezzata Cyber Odyssey ed ha l’obiettivo di toccare un centinaio di località del Continente dall’inizio di maggio al 7 luglio. Per dare fuoco alla polveri il truck ha scelto l’Italia ed è andato a Modena durante le Motor Valley Fest. Per creare più scompiglio, l’oggetto creato per andare su tutti i pianeti e pensato da chi attualmente ha le chiavi dello Spazio, ha puntato l’arena dove aleggia la tradizione più prestigiosa, sia dell’automotive che del motorsport. Nel giardino di casa di marchi come il Cavallino, il Tridente o il Toro. Cybertruck è un mostro docile docile che conviene non far arrabbiare. La versione unica tuttora nel listino Usa si chiama “Cyberbeast”, costa 10 dollari meno di centomila ed ha prestazioni che fanno strabuzzare gli occhi. Il pick up è lungo 568 cm, largo 241 ed alto 179. Pesa oltre 30 quintali e può trainare 10 chili meno di 5 tonnellate.
Ha un’altezza minima da terra di oltre 40 cm grazie a sospensioni pneumatiche a controllo elettronico indipendenti con un’escursione superiore ai 30 cm. Non ci crederete, ma una bestia del genere è in grado di accelerare da 0 a 100 più rapidamente delle supercar due posti che nascono nelle vicinanze: 2,7 secondi. A spingere ci pensano le 3 unità elettriche (due posteriori, una anteriore) che erogano nel complesso 845 cv (autonomia 547 km). Lo sterzo, sulle 4 ruote, è “drive by wire”, senza nessun collegamento meccanico fra il volante e le ruote. Un barra luminosa anteriore a tutta larghezza fa luce fino a mezzo chilometro. Il prossimo anno, soddisfatte le prime richieste col Cyberbeast, arriveranno le varianti più accessibili (da meno di 60 mila dollari).