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TOKYO - «L’impegno per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica è più importante rispetto all’aumento delle vendite di veicoli con motore elettrico». Lo ha detto il presidente di Toyota, Koji Sato, la prima casa auto al livello mondiale, che ha confermato gli impegni di ridurre del 33% le emissioni medie di CO2 dei veicoli venduti a livello globale entro il 2030 e del 50% entro il 2035 rispetto ai livelli del 2019. L’obiettivo dell’azienda nipponica è quello di raggiungere le emissioni zero entro il 2050.
Sato ha assunto la guida di Toyota a inizio aprile, in sostituzione del rampollo della famiglia fondatrice Akio Toyoda, nel primo cambio ai vertici dell’azienda in 14 anni. Il settore automotive è ne mezzo di una rapida trasformazione poiché la domanda di veicoli a emissioni zero e guida autonoma sta aumentando rapidamente, grazie alle normative sulle emissioni sempre più rigorose, e alla forte concorrenza per veicoli più sicuri. Il nuovo presidente ha dichiarato all’inizio di questo mese che Toyota mira a vendere 1,5 milioni di veicoli elettrici entro il 2026, in forte aumento rispetto alle 24.000 vendute l’anno scorso.
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