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SAN PAOLO – Un successo, il dodicesimo in carriera, atteso quasi tre anni. Sam Bird ha regalato alla Neom McLaren la prima e storica affermazione della scuderia britannica in Formula E. “Scaricato” dalla Jaguar Tcs al termine della passata stagione, il pilota adesso biondo nel quale aveva riposto piena fiducia il team principal Ian James, ha trascinato sul podio la monoposto Nissan con un sorpasso a una manciata di metri dal traguardo sul rettilineo finale del Sambodromo di San Paolo. Bird è il quarto vincitore diverso dall'inizio della decima stagione. Nel finale poco adatto ai deboli di cuore la Nissan si è regalata anche il podio con uno dei suoi due piloti ufficiali, Oliver Rowland, che il responsabile italiano del team, Tommaso Volpe, ha richiamato dopo la parentesi in Mahindra.
Rowland è spuntato in volata alle spalle di Mitch Evans (Jaguar Tcs), secondo, verosimilmente deluso e indubbiamente sorpreso dalla reazione di Bird (quinto in griglia), che è arrivato fino in fondo nonostante i tre giri aggiuntivi disposti dalla direzione di corsa dopo il doppio ingresso della Safety Car. Per Rowland si tratta del secondo podio consecutivo: un eccellente viatico in vista del debutto della Formula E a Tokyo, fra due settimane. Il poleman, il tedesco della Tag Heuer Porsche Pascal Wehrlein, si è dovuto accontentare della quarta posizione, peraltro strappata a Jake Dennis (Andretti) al volante della stessa 99X Electric.
La casa di Zuffenhausen ha poi piazzato in sesta posizione Antonio Felix Da Costa, per la prima volta a punti in questa stagione. Quindi il terzetto Stellantis: settimo Jean Eric Vergne (partito terzo) e ottavo Stoffel Vandoorne (secondo per due millesimi nella Pole), i due piloti della Ds Penske, e nono, grazie a una formidabile rimonta, Maximilian Günther con la Maserati Tipo Folgore. Il tedesco del Tridente aveva chiuso nella Top 4 la qualifica, ma era stato penalizzato (e lo sarà anche a Tokyo) per aver cambiato trasmissione inverter: aveva dovuto partire dall'ultima posizione e passare dai box con una sosta di 10''. Sébastien Buemi, l'elvetico della Envision che gareggia con le monoposto Jaguar, ha chiuso decimo.
Dopo i primi giri piuttosto lenti (attorno e oltre il minuto e 20 secondi), a gara è stata animata da Dennis alla tredicesima tornata con una decisa accelerazione (sotto il minuto e 17). Da quel momento in poi l'ePrix brasiliano si è “infiammato” con una serie di sorpassi veri, che hanno avuto Da Costa, Dennis, Evans e Bird come protagonisti principali mentre Günther completava la sua rimonta (era riuscito a salire fino all'ottava piazza). Nick Cassidy (Jaguar Tcs) lascia San Paolo ancora in testa alla classifica individuale (ha perso una ruota dopo un contatto involontario a metà gara sena riuscire a tagliare il traguardo) con 57 punti.
Wehrlein ha ridotto a 4 lunghezze lo svantaggio, mentre Evans si è portato a 39, quota alla quale ha raggiunto Vergne. Dennis è a una solo punto, mentre Bird è sesto a 37. Rowland occupa la settima piazza (33) e Günther l'ottava con 22. Nella classifica a squadre a Jaguars Tcs è prima con 96 punti, mentre la Tag Heuer Porsche ha guadagnato la piazza d'onore (61) a spese della Ds Penske (57) tallonata dalla Neom McLaren (55). Nella nuova graduatoria riservata ai costruttori, la Jaguar precede Porsche, Nissan e Stellantis.