Il Tornado 38

Rinasce il Tornado 38, l’open romano che ha scritto la storia della nautica

di Sergio Troise
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GENOVA - La ripresa della nautica italiana, quella delle barche di piccole e medie dimensioni, passa anche per l’inattesa rinascita di alcuni cantieri dati per finiti e invece risorti grazie all’intraprendenza di imprenditori coraggiosi, che hanno deciso di scommettere sulla forza di marchi storici, degni di essere rivalutati.

E’ il caso di Tornado, cantiere romano con sede a Fiumicino, passato dal fallimento alla ribalta del Salone di Genova 2016, grazie alla famiglia Sonnino Sorisio (nota nell’ambiente per la proprietà della rivista Nautica), che ha comprato marchio e stampi dal curatore fallimentare e ha realizzato, sulla base dello storico open, un Tornado 38 di nuova generazione.

L’operazione, presentata in pompa magna nella vetrina ligure, merita attenzione, se non altro perché poggia sulle solidissime basi dei modelli nati nel secolo scorso e venduti in oltre 800 unità (400 per il solo Tornado 38), prima che la crisi economica post 2008 travolgesse la vecchia gestione. Lavorando sulla carena d’origine e concentrando il restyling soprattutto sugli interni, si è dunque messo in acqua un Tornado 38 più bello, meglio rifinito, meglio equipaggiato e, soprattutto, più spazioso, comodo e accogliente.

Il difetto storico della barca d’origine era infatti l’abitabilità inadeguata. La cabina notte era troppo angusta e il vano bagno troppo basso e stretto. La barca poteva essere utilizzata come day cruiser, ma presentava qualche limite per un impiego più intenso, ovvero per crociere di medio raggio. Ora è tutto diverso: sotto coperta non ci sono divisioni; nella dinette trasformabile lo spazio è meglio distribuito, in caso di necessità si può dormire anche in quattro (sistemando una tenda divisoria), pur se l’abitabilità resta ideale per due persone. Il bagno offre spazi sufficienti in altezza e larghezza e non mancano cucinotto a due fuochi, frigo e tavolo da pranzo, il tutto in bello stile e con l’impiego di materiale di qualità.

All’esterno spiccano la “conferma” del tipico parabrezza ad angolo del Tornado, la prua leggermente arcuata e la poppa squadrata. La vivibilità all’aperto è esaltata dalla configurazione flush-deck, ovvero con spazi ampi per la convivialità e per un eventuale uso del tavolo da pranzo, abbinato ad un prendisole di notevoli dimensioni. Largo e agevole il passaggio dalla poppa, dove spicca una spiaggetta molto ampia, ideale per sistemare un tender, ma anche per accedere al mare. In un secondo momento arriverà anche una versione per il charter, che prevede sedute più ampie.

La motorizzazione della versione base è costituita da due Volvo Penta da 300 hp ciascuno, ma sarà possibile, a richiesta dell’armatore, montare anche motori da 370 e 400 hp. In seguito ci saranno anche un Tornado Sport e un Tornado 50. “Ma intanto – dicono i nuovi responsabili del cantiere – è tutta da scoprire la capacità del nuovo 38 di navigare in perfetto assetto, alla velocità di 27 nodi, consumando appena 60 litri/ora”.

Il prezzo del nuovo Tornado è stato fissato a 325.000 euro (più Iva). Con una serie di accessori non previsti nella dotazione di serie si supereranno i 400.000 euro, ma sono allo studio sconti e facilitazioni per sostenere la fase di lancio del rinato cantiere romano.
 

 

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Sabato 24 Settembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 01:31 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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