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L'elettrificazione in tutte le sue declinazioni rappresenta per Renault una scelta strategica che ne fa – basta ricordare l'originale Twizy del 2011 o la prima Zoe che l'ha seguita due anni dopo – un indiscusso pioniere nel settore. Una vocazione che trova ampia conferma nell'offensiva di prodotto 2020 che prevede ben otto modelli, tra ibridi ed elettrici puri, ai quali il Salone di Ginevra avrebbe dovuto offrire la vetrina ideale.
Il Covid-19 ha cancellato la manifestazione, ma non i piani della Losanga, come ha ribadito in una tavola rotonda «a distanza» (oltre al nostro vivere quotidiano, l'epidemia stravolge anche le strategie di comunicazione) con Philippe Brunet, senior vice president responsabile delle motorizzazioni termiche ed elettriche, ricordando le novità delle famiglie E-Tech (i modelli full hybrid e ibridi plug-in) e Z.E (veicoli 100%).
L'elenco comprende le versioni E-Tech della nuova Clio ibrida e delle Captur e Mégane Sporter (cioè station wagon) plug-in, la Twingo Z.E che porta il puro elettrico nel segmento più congeniale a qusta tecnologia, la serie limitata alto di gamma Riviera della Zoe e la show car Dacia Spring, anticipazione del primo modello 100% elettrico del brand che viene presentata come la citycar a emissioni zero più accessibile d'Europa.
A completare la rassegna provvedono due concept car aprono una finestra sul futuro: il Kangoo Z.E che anticipa il nuovo look del popolare veicolo commerciale e la visionaria Morphoz, affascinante vettura realizzata sulla nuova piattaforma modulare Cmf-Ev dell'Alleanza con Nissan e che secondo Brunet potrebbe avere sviluppi produttivi concreti entro 4-5 anni.
«Seppur con tempi più lunghi – afferma il manager – rispetto alle previsioni iniziali, il passaggio all'elettrico è inevitabile, e il mercato offre precise indicazioni in tal senso: nei primi due mesi del 2020 le vendite di Zoe sono state il doppio dell'anno precedente. E la soddisfazione dei clienti delle auto a batteria arriva al 98-99%, livello neppure immaginabile per le vetture convenzionali».
Renault procede sull'onda di queste risultanze che ne incoraggiano lo sforzo. E lo fa con un approccio orginale all'ibrido grazie alla tecnologia E-Tech sviluppata in casa nell'arco di cinque anni, protetta da 150 brevetti e destinata a migrare nel 2021 su modelli dei segmenti C e D del gruppo. Tra le caratteristiche più innovative c'è il cambio, a due rapporti nel funzionamento elettrico e a quattro quando ci si affida al motore termico. Condivisione extra-gruppo, invece, nel caso della Twingo Z.E che utilizza la stessa piattaforma della smart, sviluppata nell'ambito dell'accordo di collaborazione tecnica siglato tra l'Alleanza Renault-Nissan e il gruppo Daimler.