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LUSAIL – Buona la prima per Lamborghini nel FIA WEC. All’esordio nel Mondiale Endurance, la SC63 LMDh è riuscita a portare al termine la 1812 Km del Qatar. Risultato tutt’altro che scontato quando si parla di un progetto totalmente nuovo e che ha messo le ruote in pista meno di un anno fa. Gli sforzi degli uomini di Sant’Agata Bolognese sono stati ripagati dal quattordicesimo posto conquistato al termine di una gara costante e priva di problemi riscontrati sulla vettura.
Tagliare il traguardo del Qatar è stato senza dubbio il primo step per Lamborghini che ha così accumulato ulteriore esperienza sulla SC63. Il macinare chilometri in condizioni di gara è servito per raccogliere ulteriori dati e, soprattutto, permettere ai piloti e al team di lavorare sotto pressione e di incrociare le armi direttamente in pista contro gli avversari. Il dato incoraggiante è che non si sono registrati problemi meccanici sulla LMDh, segno che il prototipo realizzato sul telaio Ligier è stato realizzato nel migliore dei modi.
Gli unici inconvenienti, fortunatamente, sono arrivati durante le sessioni di prove libere. Infatti nel Prologo si è resa necessaria la sostituzione del differenziale, oltre a un problema al volante, mentre nella giornata del giovedì un guasto al cambio ha fermato anzitempo lo svolgimento della sessione. Nelle qualifiche è quindi toccato all’ex F1 Danill Kvyat il compito di scendere in pista siglando il diciottesimo crono di classe Hypercar.
In gara il terzetto, composto dal russo, Mirko Bortolotti ed Edoardo Mortara, ha mostrato un passo costante cercando di portare a termine la gara. Nonostante un problema alla sospensione, prontamente risolta dai meccanici del team Iron Lynx, la Lamborghini ha chiuso in quattordicesima posizione assoluta staccata di cinque giri dalla Porsche vincitrice. Al di là del risultato finale, a convincere è stata senz’altro la regolarità nel girare sul difficile circuito di Lusail, oltre a un buon bilanciamento della SC63 sia con le calde temperature del giorno che nella notte del Qatar.
Da buon caposquadra Bortolotti si è detto più che soddisfatto dell’esordio: «La 1812 Km del Qatar si può considerare come un ottimo inizio della nostra avventura. Siamo riusciti a portare a termine la gara, che era il nostro obiettivo principale, e abbiamo raccolto molti dati utili ad ogni sessione di questo fine settimana. È senz’altro una buona base di partenza, ma sicuramente c’è ancora molto lavoro da fare».
A fargli eco Mortara: «Quella del Qatar è stata una lunga settimana in cui abbiamo svolto molte ore di lavoro, ma siamo estremamente soddisfatti di essere riusciti a concludere la gara. In termini di affidabilità abbiamo dimostrato di avere una vettura che può portare a termine la corsa senza grossi problemi, ora non ci resta che migliorare il nostro pacchetto».
Dello stesso parere anche Kvyat: «Per tutta la squadra era importante finire la gara perché avevamo bisogno di raccogliere più dati e informazioni possibili. Abbiamo portato a termine ciò che avevamo pianificato e questo, senza dubbio, è un buon inizio. Partiamo con basi solide, ma dobbiamo lavorare sodo per arrivare in alto».
Parole di soddisfazione anche da parte dell’AD Lamborghini Stephan Winkelmann: «L’esordio della SC63 LMDh nella 1812 km del Qatar per noi ha segnato un momento storico. Nonostante il risultato, siamo immensamente orgogliosi dello sforzo di tutta la squadra per portare a compimento questo sogno. Questo debutto rappresenta il primo passo in quello che promette di essere un’avventura entusiasmante».
Emmanuel Esnault, DT Lamborghini, punta già al prossimo obiettivo: «Questo è l’inizio di una stagione di apprendistato. Avere una base solida è quindi motivante, soprattutto se si considera l’enorme mole di lavoro che ci aspetta. Dobbiamo trarre il massimo da ciò che impariamo durante ogni weekend di gara per sviluppare ulteriormente la vettura e affinare le nostre operazioni in pista. Tra meno di dieci giorni prenderemo parte alla 12 Ore di Sebring, una delle gare più difficili al mondo».
Appuntamento quindi al 16 marzo per uno degli appuntamenti più importanti dell’Endurance. Lamborghini infatti prenderà parte solamente alle gare più lunghe della serie americana IMSA e, anche in questo caso, con una sola SC63 LMDh che verrà affidata al terzetto composto da Andrea Caldarelli, Matteo Cairoli e Romain Grosjean.