Ormai non sembrano esserci più dubbi. La Mercedes sta puntando tutto su Andrea Kimi Antonelli per rimpiazzare Lewis Hamilton, diretto a Maranello a fine anno. Da quando il sette volte campione del mondo ha comunicato il suo futuro, Toto Wolff ha provato a inseguire Max Verstappen, poi si è praticamente arreso davanti al muro alzato dalla Red Bull e dallo stesso clan del pilota olandese, che al momento non vede la Mercedes competitiva.
A quel punto, la scelta più logica sembrava quella di Carlos Sainz, ma settimana dopo settimana questa possibilità si è affievolita. Anche se lo spagnolo sarebbe stato il pilota ideale da affiancare a George Russell, Mercedes ha individuato in Antonelli il prospetto perfetto da far crescere, cercando così di ripetere quanto fatto dalla Red Bull con Verstappen.
Inizialmente, l'idea era quella di "parcheggiare" il bolognese, attualmente in Formula 2, nel team Williams, come Wolff fece con un altro suo ex Junior, Russell. Lo scenario, però, è cambiato. All'epoca, la Mercedes era dominante e si era preferito crescere George con calma, anche troppa considerando la sua permanenza in Williams per ben tre stagioni.
Oggi le cose sono diverse, la Mercedes stenta a ritrovare la competitività e probabilmente anche nel 2025 faticherà, ma si sta puntando tutto sul progetto della vettura per il 2026, quando entreranno in vigore le nuove regole tecniche. Ecco quindi, che ad Antonelli non sarebbero richieste prestazioni in linea con un top team, permettendogli quindi di formarsi, di sbagliare, con la dovuta calma, senza pressioni.
A Imola, ricevuta una domanda riguardo Antonelli, Hamilton si era completamente sbilanciato affermando che se fosse in Wolff, non avrebbe dubbi a prendere il 17enne italiano al suo posto. Una sponsorizzazione clamorosa quella di Hamilton. A Monte Carlo, nella press conference ufficiale svoltasi alla presenza di numerosi piloti, è stata posta l'ennesima domanda su Antonelli, e le risposte, soprattutto quella di Russell che era presente, sono state più che positive.
Insomma, tutti gli astri sembrano incastrarsi a meraviglia per Antonelli e per tornare ad avere un pilota italiano in F1 in tempi brevissimi. Non è neanche esclusa l'idea che Antonelli, compiuti i 18 anni a fine agosto, possa debuttare nel Mondiale prendendo il posto di Logan Sargeant alla Williams. Avrebbe così la bella opportunità di anticipare l'esperienza in F1 disputando i GP di Monza, Baku, Singapore, Austin, Città del Messico, San Paolo, Las Vegas, Lusail e Yas Marina, arrivando al 2025 più che preparato.
Wolff ha investito milioni per preparare un piano test per Antonelli. Già ha girato a Imola, Spielberg e Silverstone, arriveranno altre prove in giro per l'Europa. Proprio come fece la McLaren con Lando Norris, o Nikita Mazepin e Lance Stroll in privato. A senitre le indiscrezioni raccolte da chi ha avuto la possibilità di essere presente, lo staff Mercedes è rimasto piacevolmente sorpreso dal metodo di lavoro di Andrea, dalla sua velocità, dalla capacità di fornire le giuste indicazioni.
Guidare una F1 oggi non è impossibile per un giovane pilota ben preparato, come dimostrato da Oliver Bearman nel GP di Jeddah con la Ferrari. La cosa complicata è poi togliere quel mezzo secondo, o anche meno, che separa un rookie alle prime armi dal titolare. E' molto più complicato emergere in un monomarca, vedi il caso Bearman in Formula 2, dove stenta a raccogliere risultati. Basti pensare che l'inglese dopo dieci gare disputate, è 13esimo in campionato con 18 punti, il leader è un debuttante, Paul Aron, che di punti ne ha 80. Non che Antonelli stia impressionando: è sesto, terzo tra i rookie, con 48 punti, nessun podio all'attivo, come Bearman del resto che, però, è al secondo anno di F2.
Antonelli e Bearman sono compagni di squadra nel team Prema, il meglio che può offrire la categoria. Dopo un avvio stentato a Sakhir per qualche errore negli assetti, la squadra si è prontamente ripresa come dimostra la pole di Bearman a Jeddah (gare non svolte per la chiamata Ferrari al posto di Carlos Sainz) o il secondo tempo di Antonelli a Melbourne e di Bearman a Imola. Prestazioni che poi non si sono tradotte in un posto al sole in gara.
Non vorremmo che l'entusiasmo Mercedes per Antonelli si riveli contro producente per la crescita tranquilla del ragazzo. Nelle serie fino ad ora disputate, ha sempre vinto: la F4 Italia e quella tedesca, la Regional Middle East, la Regional European by Alpine. Wolff lo ha portato in Formula 2 saltando la Formula 3, e il bolognese non è apparso subito ficcante come nelle categorie che ha affrontato fino al 2023.
E' una fretta inusuale quella di Wolff, che sembra aver cambiato "tattica" con i suoi Junior. Il percorso di Russell era stato lineare con F3, GP3, F2 e infine l'ingresso in F1 con la Williams. Con Antonelli, Wolff è forse consapevole di essere davanti a qualcosa di speciale e non vuole ripetere l'errore che fece nel 2014 con Max Verstappen, quando se lo fece soffiare dalla Red Bull. Wolff aveva proposto a Verstappen di cominciare il rapporto correndo in F2, avendo l'olandese corso un solo anno in monoposto in F3. Helmut Marko entrò a gamba tesa offrendo a Max e al management dell'olandese, subito la F1 con la Toro Rosso. Una lezione che Wolff non deve avere dimenticato...