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PORTLAND – Cinquantasei giri in vista della volata finale di Londra che assegna i titoli della decima stagione della Formula E. Sabato e domenica a Portland si corrono gli ePrix 13 e 14 dell'ultimo campionato con le monoposto Gen3: il primo giorno sulla distanza delle 27 tornate, il secondo con un giro in meno: 26, in entrambi i casi con partenza alle 23 italiane. La città statunitense ospita per la seconda, e per il momento anche ultima volta, la Formula E, che nel 2025 trasloca a Miami, dove era già stata in occasione del primo mondiale.
Per due ragioni il neozelandese Nick Cassidy (Jaguar Tcs) è il pilota da battere. Intanto è il numero uno della classifica individuale provvisoria (assieme al connazionale e compagno di scuderia Mitch Evans guida anche quella a squadre) e poi è anche il vincitore della gara che si era disputata nel 2023, quando l'andamento aveva anticipato la tendenza delle corse a “plotone” (oltre 400 cambi di posizione) che si sono poi succedute quest'anno. A Portland era stata anche raggiunta la velocità massima durante un ePrix (sopra i 280 orari), ma la differenza tra i tempi delle qualifiche e quelli dei primi giri era stata abissale.
La regolarità di Cassidy è impressionante con 8 podi in 12 gare: senza i due ritiri, a San Paolo in Brasile (dove il 7 dicembre comincerà la prossima stagione) e nel primo dei due ePrix italiani di Misano Adriatico, il suo vantaggio sarebbe superiore ai 25 punti (167) che ha rispetto a Pascal Wehrlein (Tag Heuer Porsche), il secondo della generale (142). Nella lotta per il titolo sono in corsa anche lo stesso Evans (132) e Oliver Rowland (131), a conferma della competitività della Nissan. Potrebbero ancora aspirare al podio sia il campione uscente Jake Dennis (Andretti, motorizzata Porsche), che è a quota 113, e magari anche Jean Eric Vergne, il due volte iridato della Ds Penske (101). Porsche è in testa al trofeo Costruttori e nel frattempo si è anche vista respingere il ricorso contro la squalifica inflitta a Antonio Felix da Costa, che si era (inutilmente) imposto nella gara inaugurale di Misano.
Il largo tracciato di Portland è articolato su 12 curve – poche e per questo la gestione dell'energia avrà un ruolo determinante (le monoposto devono recuperarne in gara almeno il 40% per arrivare al traguardo) – spalmate su 3,2 chilometri di lunghezza. Significa che le qualifiche saranno importanti per i punti in palio (3) più che per la posizione di partenza. L'italiana Maserati, vincente anche in questo campionato con Maximilian Günther (primo a Tokyo), insegue un nuovo risultato di prestigio: l'anno scorso la Tipo Folgore del tedesco era arrivata sesta. Il miglior tempo sul giro è quello fatto registrare da Evans in 1:11.216.