Il terremoto giudiziario che ha investito la Regione Liguria ha provocato ripercussioni anche in Confindustria Nautica, costretta a darsi una nuova struttura di vertice, a causa del coinvolgimento del presidente Saverio Cecchi, indagato per corruzione assieme al direttore del Salone di Genova Alessandro Compagna. Nel mirino della magistratura la pioggia di soldi pubblici per il Salone Nautico, elargiti in favore della società organizzatrice denominata I Saloni Nautici (controllata da Confindustria Nautica) di cui Cecchi è legale rappresentante.
Di fronte alle contestazioni della magistratura e al dilagare dello scandalo e delle polemiche, il numero uno dell’associazione che rappresenta la stragrande maggioranza delle imprese del settore si è visto dunque costretto ad autosospendersi dall’incarico. Al suo posto ha assunto la guida di Confindustria Nautica Piero Formenti, già vice presidente anziano dell’associazione. Il suo insediamento è operativo già dal 9 maggio, giorno in cui si è riunito il Consiglio Generale di Confindustria Nautica, ratificando la nomina, così come previsto dallo statuto.
Lombardo, classe 1958, il neo presidente è titolare dal 1979 di Zar Formenti, azienda specializzata nella produzione di unità pneumatiche, gestita in collaborazione con la moglie e il figlio. In passato ha già ricoperto ruoli di prestigio: altre ad essere stato vicepresidente per due mandati consecutivi, dal 2015 a oggi, rappresentando la piccola nautica in seno all’associazione, è stato per due mandati (dal 2015 al 2019) presidente dell’EBI (European Boating Industry), l’associazione che rappresenta l’industria nautica in Europa, e attualmente riveste il ruolo di vice a supporto del presidente EBI per il biennio 2023-2025.
Ci sono dunque le condizioni perché l’attività di Confindustria Nautica prosegua senza interruzioni e senza mutare le priorità. Che sono innanzitutto due: consolidamento del mercato e difesa del Salone di Genova. L’evento fieristico è in programma dal 19 al 24 settembre, ma forte è stato il timore, in queste giornate convulse, che anche la più importante manifestazione fieristica del settore rischiasse di saltare. Una nota tranquillizzante diffusa dall’ufficio stampa di Confindustria Nautica informa, senza tanti giri di parole, che “il Salone si svolgerà sotto la guida del consiglio di presidenza e del cda della società I Saloni Nautici srl”.
Formenti, da parte sua, si è affrettato a dichiararsi pronto ad affrontare la situazione senza tentennamenti. Al termine del consiglio generale che gli ha conferito il mandato in sostituzione di Cecchi si è detto pronto a mettersi a disposizione delle imprese associate, lavorando con spirito di servizio e con lo stesso impegno e la stessa dedizione che mette nel lavoro quotidiano alla guida della propria azienda, assieme a moglie e figlio.
Profondo conoscitore della realtà in cui è stato chiamato ad operare con ruolo di leadership, il neo presidente di Confindustria Nautica ha osservato che “la congiuntura internazionale vede segni di rallentamento della progressione rispetto a un triennio di crescita senza precedenti, che ha portato nel 2023 il settore al record storico di fatturato, di export e conseguentemente di addetti, complessivamente passati da 160.000 a 200.000 negli ultimi cinque anni”. Formenti ha tenuto a ricordare anche che “dopo il boom degli ultimi anni è prevista una contrazione del mercato in alcuni segmenti di prodotto, soprattutto per la cosiddetta piccola nautica, e in particolare in alcune aree geografiche”.
Tra le cause del calo, il forte condizionamento imposto dall’incremento dei tassi d’interesse e da una restrizione dell’accesso al credito. “Abbiamo dunque bisogno – sostiene Formenti - di risposte rapide in termini di semplificazione amministrativa, competitività della bandiera, tempi di immatricolazione, normative sui nuovi carburanti green, formazione, competitività della portualità turistica, scivoli e ricoveri, tutte misure che rendano complessivamente il sistema Italia competitivo e consentano alle imprese di avere il contesto più favorevole possibile per continuare a fare investimenti”.
“Proprio in queste circostanze di mercato – ha detto ancora il nuovo numero 1 di Confindustria Nautica - è ancora più importante l’opera di consolidamento e crescita del Salone di Genova. Ho letto con rammarico alcuni commenti sul valore del sostegno economico pubblico assicurato a quella che è la seconda fiera italiana in assoluto, dopo il Salone del Mobile, e la terza al mondo per quanto riguarda specificatamente la nautica, che solo sul territorio ligure genera 65 milioni di indotto (The European House - Ambrosetti, Rapporto Liguria 2030 del luglio 2023, ndr), ma che rimane fanalino di coda rispetto al supporto assicurato a manifestazioni estere concorrenti. Proprio per questo – ha concluso Formenti - anche il Piano eventi ICE ha negli anni accresciuto il suo supporto al Salone Nautico, nella più generale consapevolezza che il nostro paese deve fare sistema sulle fiere internazionali italiane di riferimento per i settori del Made in Italy. In questo senso ritengo ci sia ancora da lavorare”.