Il Rio Spider 40

Rio Spider 40, presentato a Napoli l'open sportivo come un’auto scoperta

di Sergio Troise
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NAPOLI - Si chiama 40 Spider, come se fosse un’auto scoperta a due posti. E invece è una barca: una barca moderna e sportiva come può essere un open di 13 metri capace di navigare a 38 nodi di velocità massima e 26 di crociera. L’ha presentata a Napoli, in anteprima assoluta, Rio Yacht, storico cantiere della Bergamasca da qualche anno impegnato a fondo in un rinnovamento della gamma che ha assunto i contorni d’una vera e propria rivoluzione. Cambiata la sede operativa, aumentate le dimensioni, rivisitati i contenuti, esplorati nuovi mercati (Usa compresi); soprattutto, stile affidato ad un giovane designer, Marino Alfano, che oggi ha 34 anni, ma quando ha cominciato, con il Rio Espera, ne aveva 27. Una scommessa vinta.
 

 

«Quando sono arrivato – racconta Alfano – il titolare del cantiere, Piergiorgio Scarani, mi ha chiesto di collaborare al rinnovamento totale della gamma. Basta barchette, Rio doveva produrre imbarcazioni più grandi, moderne, tecnologiche, innovative, senza però rinnegare del tutto la tradizione. Il piano sta funzionando. Dopo l’Espera, il Rio 56, il Paranà, il restyling del 44, ora arriva questo 40 Spider che testimonia l’impegno messo nel creare una barca moderna e sportiva, con soluzioni minimaliste ma anche di bell’aspetto e molto mediterranea, come le barche d’una volta. Trovare l’equilibrio tra esigenze di stile, comfort, prestazioni, non è facile, ma bisogna impegnarsi per farlo. Questa è la nostra filosofia, in controtendenza rispetto a certe barche inguardabili, che sembrano case galleggianti, camper marini, in cui si privilegiano valori effimeri, magari per assecondare richieste di armatori incompetenti, pur di vendere. Una cultura che non ci appartiene».

Il nuovo Rio Spider 40 misura, come detto, 13 metri fuori tutto. Tuttavia è omologato come natante (9,99 metri) per via dell’espediente ormai diffusissimo della plancetta di poppa sporgente. Una plancetta – vale la pena sottolinearlo – molto ampia, dove può trovare posto un tender (non strettamente necessario su una barca di queste dimensioni) oppure utilizzabile, all’àncora, come vera e propria terrazza a pelo d’acqua, dove è possibile intrattenersi prima e dopo un tuffo in mare e farsi anche una doccia esterna (la riserva d’acqua è di 300 litri). Per il resto, la barca si fa apprezzare per i bordi liberi bassi e una sostanziale semplicità, sottolineata da due classici oblò tondi, ai quali si aggiunge una sottile decorazione orizzontale che dà slancio alla silhouette.

Lo spazio a bordo è studiato per godersi al meglio lo spirito mediterraneo dell’imbarcazione, che misura in larghezza 3,70 metri: dunque aree all’aperto ben vivibili, con unica copertura parasole affidata ad un classico tendalino ripiegabile tra parabrezza e plancia di comando. Una soluzione classica, ispirata agli open tradizionali, così come il parabrezza dritto, senza curve, e il grande prendisole con ampia cuscineria sulla prua. All’avanguardia il posto di guida, con cruscotto in simil carbonio, postazione ergonomica, visibilità buona (in piedi) e un joystick utilizzabile in sostituzione delle classiche manette. Le due sedute sono rifinite con pregiata pelle idrorepellente impreziosita da un elegante disegno a rombi e cuciture a vista (come su certe spider di lusso) ancorché sacrificate nello spazio orizzontale (due persone affiancate stanno un po’ strette).

Nella parte posteriore il pozzetto è ampio: comprende un divano a sei posti e un prendisole trasformabile in diverse soluzioni; non mancano una cucina esterna con due piastre, lavello, frigo e tavolo a scomparsa. Da rivedere la cuscineria, che sull’esemplare numero uno è stata realizzata con qualche approssimazione, in netto contrasto con quella della postazione di comando.

Alla dinette interna si accede tramite un passaggio largo e comodo, scendendo tre gradini rivestiti in legno. I divani interni sono trasformabili in due posti letto che si sommano alla cabina di prua, dove ci sono un letto matrimoniale e due piccoli armadi. L’unico bagno presenta misure adeguate in larghezza e altezza e spazio sufficiente anche per una comoda doccia; si poteva invece fare qualcosa di meglio per il lavabo, grande quanto quello di una casa per le bambole. Di contro non manca, in dinette, un grande armadio-cassettiera dove è possibile stipare di tutto.

La motorizzazione è costituita da due Volvo Penta entrofuoribordo D4-300 turbodiesel 4 cilindri di 3,5 litri da 300 hp in grado di assicurare – secondo le indicazioni del cantiere - velocità di punta di 38 nodi, con un consumo di 59 litri/ora, mentre la velocità di crociera è di 26 nodi con consumo di 35 litri (dati relativi ad un solo motore). La capienza dei serbatoi è di 1000 litri e l’autonomia media dichiarata è di 240 miglia.

In una prova nel golfo di Napoli, con vento apprezzabile e mare formato, abbiamo potuto raggiungere una velocità di punta di 34 nodi a 3430 giri, rilevando dalla strumentazione (Simrad e Garmin) un consumo complessivo di 112 litri/ora. Ad andatura più modesta, ovvero a 26,6 nodi, con motori a 2.800 giri, il consumo si è attestato a 74/76 litri/ora, per ridursi a 60/62 a 19,4 nodi con motori a 2.400 giri. Le brutte condizioni del mare hanno messo a dura prova la carena, che comunque non ha sofferto più di tanto, consentendo una navigazione tutto sommato tranquilla finché la velocità non ha superato il limite dei 20 nodi (la planata avviene a 18). Migliorabile l’insonorizzazione: oltre un certo regime la rumorosità sembra eccessiva.

Il prezzo del Rio Spider 40 è stato fissato in 300.000 euro più Iva. Ma si pagano a parte, come optional, alcune dotazioni ormai irrinunciabili come l’elica di prua. Chi è l’acquirente di imbarcazioni di questo tipo? Secondo il cantiere “è un armatore che desidera un natante di facile utilizzo, che non fa camping nautico ma si appoggia, per la maggioranza delle notti, a case o hotel, e che desidera un oggetto glamour, unico, con cui godere il mare in compagnia: una sorta di party boat che permetta di divertirsi con la famiglia e gli amici”.

Finora è stata varata una sola unità, già consegnata a Napoli. Nei capannoni di Chiuduno (15 km da Bergamo) sono già al lavoro per la seconda, ma purtroppo non si farà in tempo a vararla entro settembre, quando sono in programma i saloni di Cannes e Genova, dove il nuovo Rio Spider 40 sarà dunque il grande assente. In compenso verrà esposto il resto della gamma (Espera, Paranà, Colorado, Air, GT), mentre sono in avanzata fase di realizzazione altre due importanti novità di 50 e 60 piedi. Nel cassetto c’è anche una futuribile ammiraglia di 20 metri. Ma è un progetto a lungo termine tutto da definire.
 

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Venerdì 30 Giugno 2017 - Ultimo aggiornamento: 01-07-2017 22:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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