L'arrivo di Maserati Multi 70

Rolex Middle Sea Race: Soldini e John Elkann primi al traguardo con Maserati Multi 70

di Sergio Troise
  • condividi l'articolo

LA VELLETTA - Poco vento, molta tecnica e quasi un “match race” lungo più di 30 ore, con skipper e uomini d’equipaggio a guardarsi da vicino, calcolando ogni mossa come fosse quella decisiva. E’ così che si è svolta la 42ma edizione della Rolex Middle Sea Race, regata organizzata dal Royal Malta Yacht Club, al largo della Valletta, seguendo una rotta obbligata: giro antiorario della Sicilia, passando a Nord di Stromboli, a Ovest di Favignana e Pantelleria e a Sud di Lampedusa. Al via 50 barche, ma la Line Honours se la sono giocata i multiscafi MOD 70, e in particolare Maserati e Mana, che sin dal via hanno seminato gli altri tre trimarani: l’80 piedi Ultim’Emotion 2 di Antoine Rabaste, il 63 piedi Shockwave, guidato da Jeff Mearing e Scott Klodowski e il Multi 50 Primonial, con Sébastien Rogues.

Maserati Multi 70 ha dunque tagliato per prima il traguardo, regalando una gioia immensa a Giovanni Soldini e al suo equipaggio, di cui ha fatto parte anche John Elkann, che di Maserati è in effetti l’armatore. Con loro Cédric Bader, Vittorio Bissaro, Lorenzo Bressani, Oliver Herrera Perez, Nico Malingri e Matteo Soldini. Gente di grande esperienza, che assieme allo skipper ha saputo affrontare al meglio le difficili condizioni di regata. Una regata con poco vento, che per lunghi tratti ha visto Maserati e Mana navigare vicinissime, come in un match race senza fine, e che ha impedito a Soldini di battere il record da lui stesso detenuto. La barca con le insegne del Tridente modenese ha tagliato infatti il traguardo de La Valletta in 2 giorni 8 ore 31 minuti e 31 secondi, con un vantaggio di 15 minuti sui rivali di Mana, ma ben lontano dal record stabilito nel 2016 (2 giorni, un’ora, 25 minuti e un secondo).

«Sapevamo che sarebbe stata una sfida ardua - ha raccontato lo skipper milanese subito dopo l’arrivo -. Conosciamo bene lo skipper di Mana, Brian Thompson, lo abbiamo incontrato spesso in quanto gareggia su diversi MOD 70 con cui ci siamo confrontati, è un grande esperto di queste barche e non è facile tenergli testa, ma questa volta ce l’abbiamo fatta!».

“E’ stata una regata intensa ma davvero bellissima, una gara di cuore, di testa e di braccia – ha detto da parte sua John Elkann -. Siamo soddisfatti di essere riusciti ad arrivare per primi dopo tante miglia e a distanza così ravvicinata».

Maserati Multi 70 e Mana sono partiti dalla Valletta sabato 17 ottobre alle 12.10 e, come detto, hanno navigato in un lungo match race, senza mai superare le 5 miglia di distanza l’uno dall’altro. Dopo il passaggio di Capo Passero, con 12 nodi di vento da Nord-Ovest, hanno risalito la Sicilia verso lo Stretto di Messina, con vento in calo: Maserati ha tenuto una rotta vicina alla costa siciliana, cercando un giro di vento favorevole, mentre Mana si è diretto più a Est. Intorno a mezzanotte, circa 12 ore dopo il via, i due MOD 70 hanno superato lo Stretto di Messina, di nuovo affiancati.

Passata Stromboli, il punto più a Nord di tutto il percorso, è iniziato un match race spietato. «C’era pochissimo vento - racconta Soldini - eravamo vicinissimi e ci siamo superati a vicenda almeno quattro o cinque volte, una lotta all’ultimo bordo!». Dopo una lunga giornata di bonaccia, Maserati Multi 70 e Mana hanno iniziato a riprendere velocità, grazie a un vento da Nord-Ovest che li ha accompagnati quasi fino al traguardo. «Dopo Favignana – ha raccontato ancora lo skipper - siamo sempre rimasti in testa, ma non è stato facile, e infatti siamo arrivati solo quindici minuti prima dei nostri avversari!».

Poco dopo aver tagliato il traguardo, Soldini e il suo equipaggio hanno ripreso il largo per tornare in Italia: dopo due anni in giro per il mondo, Maserati Multi 70 affronterà infatti un periodo in cantiere a La Spezia. «È da tanto tempo che non ci fermiamo per più di un mese di fila e dobbiamo fare tanti lavori” ha spiegato Soldini. E ha aggiunto: “La barca è sempre in evoluzione, soprattutto per quanto riguarda i foil e i timoni volanti. Con gli ingegneri del Maserati Innovation Lab stiamo sviluppando un assetto totalmente nuovo di ultima generazione, con timoni, foil e deriva rivoluzionari, non vediamo l’ora di provarli in mare!».

  • condividi l'articolo
Mercoledì 21 Ottobre 2020 - Ultimo aggiornamento: 24-10-2020 11:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA