VIAREGGIO - Più che una barca, un sogno lungo 50 metri (per la precisione 49,9) e largo 9,5. E’ l’Exuma del cantiere Picchiotti, che al Versilia Yachting rendez-vous ha recitato un ruolo da star pur non essendo una barca di ultimissima generazione: la prima unità (delle tre programmate) è stata infatti varata nel 2010 dal Gruppo Perini Navi, titolare del marchio Picchiotti, al cui vertice s’è insediato, proprio alla vigilia dell’evento versiliese, Lamberto Tacoli, manager di provata esperienza, con un passato nel Gruppo Ferretti e un presente al vertice di Nautica Italiana, l’associazione che rappresenta i big del settore usciti da Ucina.
Il super yacht nato dalla collaborazione tra Vitruvius, Philippe Briand e Perini Navi Group, presenta una struttura in alluminio e soluzioni di stile che esaltano linee filanti e affusolate, che regalano un tocco di sportività e leggerezza, nonostante le dimensioni ragguardevoli e la stazza di 497 tonnellate.
Exuma è stato progettato e realizzato per ottenere la massima attitudine all’esplorazione, accogliendo a bordo numerosi equipaggiamenti per le zone più belle e più remote del mondo: tra questi anche un mezzo anfibio completamente customizzato con componentistica meccanica e telaio Iveco Campagnola, che nei giorni dell’esposizione a Viareggio ha suscitato la curiosità di tutti.
In dotazione c’è anche un piccolo hovercraft Hov Pod 12, e nel garage (ricavato a prua, con portelloni che si aprono ad ala, lateralmente), due tender da 21 e 14 piedi, due scooter elettrici stradali, due Seabob e un jet ski Sea-Doo RXT 250.
Gli interni presentano uno stile senza tempo, con arredi di grande pregio, in un’atmosfera che privilegia eleganza e comfort. Nove ospiti trovano posto in cinque cabine, di cui due suite master, due stanze Vip, una cabina doppia e una singola. Nove i posti per l’equipaggio.
La motorizzazione è costituita da due caterpillar da 1.300 hp ciascuno, in grado di assicurare velocità di crociera di 14 nodi e un comfort degno di una placida navigazione a vela: la barca, del resto, è considerata una delle migliori in assoluto, e non per niente ha ricevuto sei premi internazionali, tra i quali anche il Best of Best di Robb Report. Riducendo l’andatura a 12 nodi, il cantiere assicura inoltre autonomia di 5.500 miglia, con consumi ridotti del 25% rispetto a yacht a motore di pari dimensioni. Tra i plus, anche la possibilità di navigare in acque poco profonde, grazie al pescaggio di appena 2,3 metri.
Volete sapere quanto costa il giocattolone? Per la terza unità della serie Vitrurius, che sarà varata nel 2018, il prezzo è stato fissato in 31 milioni di euro, Iva compresa. Realizzare il sogno lungo 50 metri, dunque, sarà un privilegio riservato ad un membro del club dei super ricchi del mondo, magari con una casella già occupata nella classifica di Forbes… Alternativa possibile, ma pur sempre esclusiva, è il charter: con 200.000 euro a settimana (magari diviso per dieci persone) si può trascorrere una settimana da “Dio del mare” a bordo di questo strabiliante esempio del miglior made in Italy.