La BMW iX inaugura una nuova generazione di auto elettriche per la casa bavarese. L'autonomia raggiunge i 630 chilometri.

BMW iX, come va l’elettrica di nuova generazione che da Monaco guarda verso il futuro

di Nicola Desiderio
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Il futuro di BMW si chiama iX, un modello che, al contrario di tutti gli altri del costruttore tedesco, non ha numero e nasce con la missione di riassumere il meglio della tecnologia indicando al contempo la via per gli anni a venire. La iX deriva dal concept iNext presentato per la prima volta al Salone di Parigi del 2018 e rappresenta quello che la i3 fu ne 2013: una vera e propria svolta stilistica e tecnologica, ma con una differenza: allora il processo di rinnovamento si fermò, oggi invece è parte di un piano che mira entro il 2023 ad avere 13 modelli ibridi plug-in e almeno una dozzina di elettriche che nel 2030 rappresenteranno il 50% delle vendite di BMW.

La iX è dunque una pietra angolare e anche un’auto a sé. È basata infatti su un’architettura ad hoc con struttura space frame come quella della Rolls-Royce le cui scocche – guarda caso – sono assemblate a Dingolfing, lo stabilimento più grande del gruppo in Europa dove anche la iX è costruite. Ci sono acciai ad alta resistenza, materiali termoplastici, fibre composite e alluminio, tutto prodotto utilizzando energia solare e per metà secondario ovvero riciclato. La iX infatti non è amica ambiente dell’ambiente solo perché è elettrica, ma rappresenta anche un modo nuovo di produrre automobili tanto che la sua impronta di carbonio è inferiore del 45% rispetto ad un X5 o ad una X6 pur con una scocca più leggera di 50 kg. Il 20% delle plastiche (60 kg in tutto) è riciclato, i tappetini lo sono al 100% e sfruttano poliestere recuperato da reti da pesca che, per essere lavorato, impiega l’80% di CO2 in meno.

Anche i sedili utilizzano per la parte interna tessuti riciclati e sono rivestiti di Dinamica, un microfibra riciclata al 50%, o in ln lana naturale senza contare le pelli trattate con estratti dell’olio d’oliva e i legni certificati FSC, dunque da fonti rinnovabili. A Dingolfing inoltre tutta l’energia è idroelettrica e dal 2006 al 2019 BMW ha ridotto del 70% la CO2 per produrre le proprie automobili e prevede di tagliare la parte restante dell’80% entro il 2030. Sono sostenibili anche le parti più critiche dell’auto elettrica dal punto di vista della sostenibilità: i motori infatti non utilizzano terre rare mentre le celle delle batterie (CATL e Samsung) sono prodotte utilizzando energia rinnovabile, litio e cobalto a basse concentrazioni (meno del 10% in peso) di origine certificata.

La iX è dunque un vero e proprio laboratorio il cui pacchetto tecnico costituirà il toolkit (la cassetta degli attrezzi) di tutte le BMW elettriche presenti (vd. iX3 e i4) e future, tra queste la Serie 5 e la Serie 7. La dimensioni sono simili a quelle della X6: è lunga 4,93 metri, larga 1,97 e alta 1,69 con un passo di 3 metri netti. Rispetto alla X5 è più bassa di 5 cm, ma il baricentro è più vicino al suolo di 11 cm permettendo di gestire meglio gli almeno 2.365 kg della iX ripartiti per il 51,8% al retrotreno. Lo stile è caratterizzato dall’enorme doppio rene anteriore, gruppi ottici sottili e superfici semplici e tondeggianti, ma con sottolineature grafiche che possono essere più o meno evidenti, a seconda dei gusti del cliente. Può convincere o meno, ma quel che è sicuro è che l’aerodinamica è eccellente (cx di 0,25) e curata anche nei cerchi tanto che quelli da 22” permettono di guadagnare 15 km di autonomia e sono più leggeri del 15%.

Le portiere hanno le maniglie a scomparsa e i cristalli senza cornice mentre l’abitacolo offre tanto spazio e un pavimento perfettamente piatto. Il bagagliaio ha una buona capacità (500-1.750 litri), è ben accessibile ed è ben sfruttabile perché è regolare e i cavi per la ricarica si trovano in un pozzetto apposito. Decisamente di rilievo la capacità di traino: 2.500 kg. Merito anche delle sospensioni pneumatiche di serie. Gli interni sono minimali nello stile, ispirati più che mai all’architettura d’interni, ma sono caldi e accoglienti, anche grazie alla conformazione molto comoda dei sedili e all’utilizzo di materiali di qualità e gradevoli da toccare. Tra questi, i comandi in cristallo color bronzo per i sedili e per l’iDrive i cui pulsanti a sfioramento sono annegati nel legno a poro aperto.

Anche per l’interfaccia e la connettività la iX è un capitolo nuovo. La strumentazione è formata da un pannello ricurvo composto da un pannello da 12,2”, l’head-up display e un altro pannello da ben 14,9” del nuovo System 8 che si aggiorna over-the-air. Il sistema riconosce lo smartphone come una chiave e in pochissimi secondi permette di interagire su schermo con il proprio dispositivo. Inoltre ha un doppio modem ed è provvisto di eSim, in modo da poter sfruttare appieno il proprio contratto telefonico insieme a quello di bordo. Tra le dotazioni, la telecamera interna, da utilizzare per condividere foto sui social o controllare in ogni momento che cosa accade all’interno della vettura. C’è anche la funzione che, in caso di incidente, riprende la scena in modo da ricostruire la dinamica dell’accaduto in caso di controversia. Per evitare questi problemi, la iX ha una dotazione di sistemi di assistenza da riferimento, non solo per il numero, ma perché i 5 radar, le 5 telecamere e i 12 sensori ultrasonici sono guidati da un cervello elettronico dotato di una capacità di calcolo 20 volte superiore a quella attuale e, pronto, con ulteriori aggiornamenti a permettere la guida autonoma di livello 3 e a far compiere alla iX da sola manovre di parcheggio complesse imparando lo scenario circoscritto di un cortile, un box o un parcheggio.

In più, l’elettrica tedesca vede i pedoni e i ciclisti su ogni lato della vettura interagendo con loro. E a proposito di suono ed altri effetti, la iX concede effetti esclusivi anche grazie alle sequenze luminose, all’illuminazione ambiente e offre un’esperienza sonora firmata nientemeno che da Hans Zimmer – premio Oscar con il Re Leone e autore di altre colonne sonore come Thelma e Louise, Rain Main, Interstellar, Dunkirk, Batman di Christopher Nolan, Madagascar, Qualcosa è cambiato, etc… – in collaborazione con Renzo Vitale, sound designer per tutto il gruppo BMW e incaricato di dare una personalità acustica a tutte le vetture elettriche del costruttore tedesco. E un altro elemento di personalità è sicuramente il volante con la corona di forma esagonale e numero di pulsanti dimezzato.

E veniamo alla sistema di propulsione. I motori sono sincroni ad eccitazione ed integrano sia la trasmissione a rapporto singolo sia l’inverter. In questo modo la densità di potenza migliora del 40% e il rendimento è del 93%. Il gruppo per l’avantreno eroga pesa circa 100 kg ed ha uno sviluppo verticale per una potenza di 190 kW e 290 Nm. Quello posteriore invece ha uno sviluppo orizzontale e pesa circa 120 kg per 200 kW e 240 Nm per la iX40 e per 230 kW e 400 Nm per la iX 50. La prima può mettere a terra complessivamente 240 kW e 630 Nm mentre l’altra ha 385 kW e 765 Nm. La iX40 ha una batteria da 76,6 kWh (71 netti) che pesa 517 kg ed è formata da 180 celle suddivise in 10 moduli, la iX50 ha 111,5 kWh (105,2 netti) e 300 celle suddivide i 6 moduli da 50 e altri 5 moduli da 40 inseriti sotto la seduta posteriore per un peso di 643 kg. La iX40 si ricarica fino a 150 kW, l’altra fino a 195 kW coì che per entrambe basta poco più di mezz’ora per passare dal 10% all’80%. Per tutte il sistema di controllo della temperatura è a pompa di calore ed è integrato con la climatizzazione dell’abitacolo che, oltre alle bocchette, si serve anche di superfici radianti. L’intera architettura elettrica è a 400 Volt.

La iX40 dichiara un consumo di 19,4-22,5 kWh/100 km per un’autonomia di 375-425 km mentre la iX50 si attesta sui 19,8-23 kWh/100 km per percorrenze che oscillano tra 549 e 630 km. Sempre se non si viaggia a velocità tedesche, come è concesso sulle autostrade della Bundesrepublik, ma senza superare i 200 km/h del limitatore. La nuova BMW iX offre su strada sensazioni nuove, in particolare per il connubio tra comfort e prestazioni. La tedesca va forte – la iX40 accelera da 0 a 100 km/h in 6,1 secondi, alla iX50 ne bastano 4,6 – assorbendo ogni asperità dell’asfalto e con una grande silenziosità di marcia, ma comunque coinvolgendo acusticamente gli occupanti. Eccezionalmente stabile, riesce ad essere agile e precisa sul misto grazie alle 4 ruote sterzanti e all’azione praticamente invisibile dei controlli elettronici che contano su sensori di nuovo tipo, più veloci di 10 volte rispetto a quelli tradizionali. Ottima anche la modulabilità del pedale del freno.

Il guidatore può selezionare 3 modalità di guida dal carattere distinto e, utilizzando lo schermo, 3 livelli di recupero più quello adattivo, in più c’è la posizione B che può essere richiamata immediatamente attraverso il selettore di marcia e permette di guidare la iX con un solo pedale, anche per arrestare completamente la vettura. La capacità di recupero massima è di 280 kW. Ma è con la guida adattiva, che tiene conto delle condizioni del traffico e della cartografia, che la tedesca fa capire quanto intelligenti siano i suoi sistemi di guida autonoma i quali agiscono con una precisione e una dolcezza da riferimento permettendo di viaggiare con livello di serenità e sicurezza che trovano attualmente pochissimi rivali. È l’ennesima conferma che la iX non guarda al futuro solo perché è elettrica.

La nuova BMW iX parte da 84mila euro in un solo allestimento al quale può essere aggiunto un pacchetto sportivo che costa 3.100 euro. Costa 103mila euro quella che è la versione più potente, ma solo per ora. In arrivo infatti c’è la versione M60 con 440 kW (600 cv) che onorerà la tradizione sportiva del marchio bavarese declinandola secondo i nuovi parametri dell’elettrificazione.

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Martedì 28 Settembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 19:50 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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